L’Usb
dello stabilimento Fca di Melfi ha indetto uno sciopero per esprimere la sua
disapprovazione per l’acquisto di Cristiano Ronaldo che costerà alla Juventus oltre
350 milioni di euro
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Maradona e Cristiano Ronaldo |
117
milioni di euro è il costo che la società di calcio torinese dovrà sostenere
per acquistare il ‘cartellino’ di Cristiano Ronaldo. 100 milioni di euro andranno al
Real Madrid, 5 milioni di euro serviranno per pagare il contributo di
solidarietà previsto dalla Fifa ed i restanti 12 milioni di euro saranno utilizzati per la commissione al procuratore Jorge Mendes.
Al calciatore andranno
124 milioni di euro netti per quattro anni. Per essere più chiari, a Cristiano Ronaldo sarà corrisposta un’indennità
netta di 84.931,51 euro al giorno. Da questo importo sono esclusi tutti i guadagni che
il campione portoghese percepirà sfruttando la sua immagine. La società
bianconera dovrà sostenere anche oneri e tasse relativi all’ingaggio, pertanto
la cifra complessiva dell’operazione finanziaria sarà quasi il doppio dell’indennità
netta percepita dal calciatore (circa 248 milioni di euro).
L’acquisto
di CR7 è di certo un capolavoro dal punto di vista mediatico e sportivo, ma è
una scommessa da quello finanziario.
La Juventus vuole vincere la Champions League e l’ex merengue è l’attaccante
più prolifico che c’è al mondo in questo momento. Ma questo basta a giustificare l'esborso di ingenti risorse finanziare da parte di Fca?
Lo
scorso anno la società bianconera ha acquistato Higuain per 100 milioni di euro
e, negli anni Ottanta, acquisti simili sono stati fatti dal Napoli per Maradona
e dall’Udinese per Zico. Tutte transazioni finanziare eccezionali che rivelano
le enormi disuguaglianze generate dal ‘giocattolo del pallone’, che altro non è
che la sublimazione del sistema economico capitalista.
Per questo motivo l’acquisto del campione portoghese è ’inaccettabile,
mentre ai lavoratori di Fca e Cnh l’azienda continua a chiedere da anni enormi
sacrifici a livello economico’. Con questa motivazione l’Unione sindacale
di base (Usb) dello stabilimento Fca di Melfi, ha indetto uno sciopero. L’astensione
dal lavoro, si legge nel comunicato, avverrà dalle 22 di domenica 15 luglio
fino alle 6 di martedì 17.
L’adesione sarà alta? Di certo non vi parteciperanno i tifosi della Juventus, almeno quelli più convinti, ma non importa, quello che conta è che c’è ancora qualcuno che s’indigna di fronte ad una palese ingiustizia e continua la lotta per ridurre il divario economico tra le classi sociali.
L’adesione sarà alta? Di certo non vi parteciperanno i tifosi della Juventus, almeno quelli più convinti, ma non importa, quello che conta è che c’è ancora qualcuno che s’indigna di fronte ad una palese ingiustizia e continua la lotta per ridurre il divario economico tra le classi sociali.
Fonte: Reuters e gazzetta.it
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