sabato 25 marzo 2023

I ‘furbetti’ dell’omogenitorialità

I primi ad essere contro la maternità surrogata dovrebbero essere le femministe e le coppie gay. Invece, è diventata una ‘bandiera ideologica’ della Destra, perché?

di Giovanni Pulvino

Foto da Twitter

La maternità surrogata è la sublimazione del sistema capitalistico, dove tutto è merce e dove tutto è oggetto di scambio, basta pagare un prezzo.

E non è un caso che essa sia legale per le coppie dello stesso sesso non residenti solo in Canada e negli Stati Uniti d’America. E non deve sorprendere che essa sia ammessa con qualche limitazione anche in Europa. Alcuni Stati come il Regno Unito, i Paesi Bassi, la Danimarca ed il Portogallo la vietano solo agli stranieri non residenti. Altri come l’Ucraina, la Grecia e la Georgia la consentono a tutte le coppie eterosessuali, ma dietro il pagamento di una somma di denaro che può superare anche i 100mila euro.

Ci sono, purtroppo, donne che pur di avere un reddito sono disposte a tutto, anche a vendere il proprio corpo ed i propri figli, ma non è escluso che esse possano essere costrette a farlo.

Dall’altro lato ci sono coloro che desiderano essere padri o madri a tutti i costi. Potrebbe apparire retorico, ma due uomini o due donne non possono procreare.

Non è un fatto ideologico, è la vita che è così. Non si può avere tutto. Quando si decide o si sente il bisogno di condividere la propria esistenza con un’altra persona lo si fa per amore ed è proprio per questo che bisogna accettarne le conseguenze, anche quelle che non ci piacciono. Questo principio vale anche per le coppie eterosessuali.

Le richieste di trascrizione agli uffici comunali di figli omogenitoriali sono spesso un escamotage per eludere la legge italiana che vieta la maternità surrogata. Negarlo è infantile, oltreché illegale.

Le coppie gay che intraprendono questo percorso sono pochissime e spesso sono benestanti. Nella maggior parte dei casi a fare l’istanza sono coppie eterosessuali.

Chi ritiene che questa ‘pratica’ sia eticamente e socialmente corretta lo dica apertamente e non si nasconda dietro l’interesse dei bambini.

Sì, perché qui parliamo di bambini, i cui diritti sono negati solo per soddisfare il desiderio di paternità o maternità degli adulti.

Quando saranno grandi di certo si chiederanno, ma chi è mia madre? Chi è mio padre? E cosa risponderanno coloro che hanno pagato per avere un utero in affitto? Mentiranno o diranno la verità? E come reagiranno i ‘loro’ figli quando sapranno che sono stati privati dei genitori biologici? No, tutto questo non è giusto.

Adottare un bambino o una bambina che non hanno più i genitori è un atto d'amore, averne uno o una per contratto approfittando del bisogno o dell’avidità di una madre o di un padre è un atto di egoismo.  

Ci piacerebbe sentire parole chiare dai politici, ma queste, ad oggi, vengono solo da chi a torto o a ragione difende la famiglia tradizionale anche se nel loro quotidiano vivono in tutt’altro modo.

martedì 21 marzo 2023

Castelbuono, presidio dei lavoratori alla Toto costruzioni

E’ un’ingiustizia’ e ‘vogliamo il lavoro’, sono due degli slogan di protesta dei lavoratori della Toto costruzioni generali in presidio presso il campo base di Castelbuono

di Giovanni Pulvino

Castelbuono (Pa),presidio dei lavoratori della
Toto costruzioni generali
Giovedì scorso si è svolto in provincia di Palermo un sit-in dei lavoratori della Toto costruzioni davanti ai cancelli del campo base di Castelbuono. I dipendenti non percepiscono lo stipendio dal mese di gennaio. L’azienda si era impegnata a pagare le due mensilità mancanti entro il 15 marzo, ma non lo ha fatto.

Il cantiere per il raddoppio della linea ferroviaria sul litorale tirrenico della Sicilia, 12 chilometri tra Ogliastrillo e Castelbuono, è fermo da novembre. Il contenzioso tra la Toto costruzioni generali e Rfi sta rallentando i lavori che proseguono solo per le piccole manutenzioni. Le preoccupazioni dei dipendenti dell’azienda di Chieti sono fondate e lo stato di agitazione delle maestranze continuerà anche nei prossimi giorni, affermano i sindacati.

E’ una storia che si ripete. Almaviva  a Palermo, la ex Fiat a Termini Imerese, la Pfizer di Catania, il petrochimico di Gela, ect… In Sicilia le aziende anziché aprire chiudono.  

Al Sud, si sa, le grandi opere vengono completate con decenni di ritardo o non vengono realizzate mai. 

Il ministro Matteo Salvini ha annunciato con enfasi la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, ma non si preoccupa minimamente della carenza di infrastrutture che da sempre caratterizzano la viabilità dell’isola e non solo.

L’autostrada Palermo-Messina è stata ultimata solo nel 2004, cioè dopo 35 anni dall’inizio dei lavori. Lo stesso è avvenuto con la Salerno-Reggio Calabria. Al Sud è sempre stato così. Quando si tratta di spendere soldi pubblici per la viabilità cominciano i distinguo ed i problemi e spesso non se ne fa niente.

Non sorprende quindi che l’Alta velocità sia ancora una chimera per i siciliani e per gran parte della popolazione del Mezzogiorno.

La vicenda di Castelbuono è emblematica. Le opere non solo vengono realizzate sempre 'dopo', ma spesso rimangono incompiute. Tanto a pagare le inefficienze della burocrazia e della politica sono sempre i lavoratori ed i cittadini meridionali.


 

sabato 18 marzo 2023

Quando Matteo Salvini non voleva il Ponte sullo Stretto

Quando si dice la coerenza. Nel 2016 Matteo Salvini ci spiegava che il ponte sullo Stretto non stava in piedi, ora invece sostiene l'esatto contrario: 'Sarà l'opera più avveniristica ed ecologica della storia' 


Video da yuotube.com

Ci sono parecchi ingegneri che dicono che non sta in piedi, io non faccio l’ingegnere e vorrei quelle rassicurazioni e ricordo come hanno detto tanti siciliani tra ieri sera e stamattina che oggi il 90% delle ferrovie in Sicilia è a binario unico e la metà dei treni viaggia a gasolio, non vorrei spendere qualche miliardo di euro per un ponte in mezzo al mare, quando poi sia in Sicilia e che in Calabria i treni non ci sono, vanno a binario unico', Matteo Salvini 18 settembre 2016 a 'L'aria che tira' su La7.

Fonte la7.it


mercoledì 15 marzo 2023

Strafalcioni 'a 360 gradi’

Ecco un elenco di dichiarazioni e di comportamenti tra il serio ed il faceto, ma tutti rigorosamente veri, degli esponenti della Destra da quando Giorgia Meloni è presidente del Consiglio

di Giovanni Pulvino 

Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi festeggiano
il compleanno del leader leghista ( foto da @ElisabettaGall7) 

Le dichiarazioni e gli atti che seguono sono tutti veri o come direbbe la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sono veri a 360 gradi.

14 marzo 2023. Claudio Anastasio, manager di un’azienda pubblica nominato dalla Presidente del Consiglio, in una mail inviata al suo Cda ha riportato il discorso sul delitto Matteotti fatto dal Duce nel 1925.

13 marzo 2023. Guido Crosetto, ministro della Difesa, per giustificare l’aumento dell’arrivo dei migranti ha dichiarato: ‘Credo si possa affermare che l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio dalle coste africane sia parte di una strategia di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni Paesi Africani ’.

9 marzo 2023. Giorgia Meloni e Matteo Salvini in occasione del cinquantesimo compleanno del leader leghista cantano la canzone di Marinella scritta da Fabrizio de André per ricordare la morte di una giovane fanciulla annegata in un fiume. Tutto mentre a Cutro continuano a ritrovare cadaveri di migranti, molti dei quali bambine e bambini, annegati a cento metri dalla nostra costa.

28 febbraio 2023. Francesco Lollobrigida ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nonché cognato della Premier, ha dichiarato: ‘Noi quest'anno lavoreremo per far entrare legalmente quasi 500.000 immigrati legali’.

26 febbraio 2023. Dopo la strage di Cutro Giovanni Donzelli, deputato di FdI, ha proposto: ‘Bisogna selezionare gli immigrati’.

23 febbraio 2023. Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, censura la lettera della preside di un liceo fiorentino scritta per difendere i ragazzi che hanno subito un attacco squadrista e fascista: Francamente di queste lettere non so che farmene, sono ridicole. Se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure.

4 febbraio 2023. Giovanni Donzelli, deputato di FdI, ha definito l’anarchico Cospito ‘influencer del 41 bis’ ed ha accusato la Sinistra di ‘stare con i terroristi’ riferendosi alla visita in carcere del 12 gennaio fatta da quattro deputati democratici.

20 gennaio 2023. Matteo Piantedosi, ministro degli Interni, ha commentato così la cattura di Matteo Messina Denaro: ‘Il livello politico della Mafia è storia passata’.

26 dicembre 2022. Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, le politiche di Coesione e il PNRR, alla domanda se la povertà fosse una priorità posta da Lucia Annunziata durante la trasmissione ‘in Mezz’ora’ ha risposto: ‘No, la priorità è quella di dare una risposta dal punto di vista della ripresa economica del nostro Paese’.

23 dicembre 2022. Claudio Durigon, sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, a proposito del Rdc e delle proposte di lavoro ha dichiarato: ‘Giusto che un laureato accetti un posto da cameriere. Ed ancora: ‘Se uno prende soldi pubblici non può essere schizzinoso, non può rifiutare nessuna tipologia di offerta che riguardi in contratto collettivo nazionale’.

25 ottobre 2022. Giorgia Meloni durante il suo discorso di insediamento si rivolge al collega Soumahoro dandogli del tu: ‘Al collega Soumahoro mi sento di dire, tutti ci sentiamo scolari della storia, sai, altrimenti saremmo ignoranti del presente, senza futuro’.

7 novembre 2022. Matteo Piantedosi, ministro degli Interni, a proposito dei migranti ha affermato: ‘Sono carico residuale. Ed ha parlato di ‘sbarco selettivo’.

15 novembre 2022. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato di FdI, non è certo dell'efficacia della campagna vaccinale anti-Covid: ‘Senza vaccini sarebbe stato peggio? Non c'è prova’.

21 novembre 2022. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un impeto punitivo contro i giovani studenti indisciplinati ha proposto: Lavori sociali per chi non rispetta le regole in classe’. Ad inizio anno scolastico lo stesso ministro ha inviato a tutte le scuole una circolare in cui ordinava il divieto dell’uso dei cellulari senza considerare il fatto che si tratta di una disposizione già prevista dalla legge e che i docenti tentano di applicare da anni.

La Premier, a proposito di scafisti nella conferenza stampa di Cutro, ha annunciato: ‘Cercarli in tutto il globo terracqueo e condannarli fino a 30 anni di galera’. Una boutade come quella sul ‘blocco navale?

L’elenco potrebbe continuare.

Queste dichiarazioni e questi comportamenti sono solo strafalcioni? Difficile crederlo. Lo fanno per 'parlare' al loro elettorato o è incapacità a governare? Le due cose non si escludono.

Del resto, Benito Mussolini ci ha portato al disastro economico e sociale, ma in quanto a violenza verbale e non solo era bravo.

venerdì 10 marzo 2023

Nel 2022 le denunce per incidenti sul lavoro sono cresciute del 25,70%

Le denunce per infortunio sul lavoro presentate nel 2022 sono cresciute del 25,70% rispetto all’anno precedente, a certificarlo sono i dati dell’Inail

di Giovanni Pulvino

Mappa dei morti sul lavoro nel 2022
Foto da inps.it
Le  denunce per incidenti sul lavoro presentate all’Inail nel 2022 sono state 697.773, cioè oltre 140.000 in più rispetto al 2021. I morti sul lavoro sono stati 1.090, in diminuzione del 10,70%. Le patologie professionali denunciate sono state 60.774, in aumento del 9,90%.

L’incremento degli infortuni ha riguardato ‘quasi tutti i settori, in particolare la Sanità e l’assistenza sociale, il Trasporto, le Attività dei servizi di alloggio e la ristorazione’. Le regioni con maggiori denunce sono state la Campania (+68,90%), la Liguria (+49,00%) ed il Lazio (+45,40%). L’aumento ha riguardato sia i lavoratori italiani (+27%) che quelli stranieri (+36,60%).

Mentre si discute se abolire, modificare o mantenere il Reddito di cittadinanza, nei luoghi di lavoro si continua a morire.

Le leggi ci sono ed i corsi di formazione sono obbligatori, ma, nonostante ciò, gli incidenti aumentano anziché diminuire. Perché? 

Prima che accada l’irreparabile non ci pensiamo, poi è troppo tardi.

A volte una distrazione o un gesto che appare semplice diventa letale. Ed un padre, una madre, un giovane o una giovane lavoratrice non fa più ritorno a casa ed ai suoi cari. Non è giusto morire per un pezzo di pane. Non è giusto morire per negligenza. Non è giusto morire per il profitto.

Lavoratori e datori di lavoro fermiamoci e riflettiamo su come possiamo interrompere una volta per tutte questa ‘mattanza’.

La vita è breve, per alcuni è brevissima.

Quando usciamo di casa, quando siamo sul posto di lavoro, quando ritorniamo alle nostre abitazioni, basta un attimo ed è tutto finito, non dimentichiamolo mai.

Fonte inail.it