martedì 21 marzo 2023

Castelbuono, presidio dei lavoratori alla Toto costruzioni

E’ un’ingiustizia’ e ‘vogliamo il lavoro’, sono due degli slogan di protesta dei lavoratori della Toto costruzioni generali in presidio presso il campo base di Castelbuono

di Giovanni Pulvino

Castelbuono (Pa),presidio dei lavoratori della
Toto costruzioni generali
Giovedì scorso si è svolto in provincia di Palermo un sit-in dei lavoratori della Toto costruzioni davanti ai cancelli del campo base di Castelbuono. I dipendenti non percepiscono lo stipendio dal mese di gennaio. L’azienda si era impegnata a pagare le due mensilità mancanti entro il 15 marzo, ma non lo ha fatto.

Il cantiere per il raddoppio della linea ferroviaria sul litorale tirrenico della Sicilia, 12 chilometri tra Ogliastrillo e Castelbuono, è fermo da novembre. Il contenzioso tra la Toto costruzioni generali e Rfi sta rallentando i lavori che proseguono solo per le piccole manutenzioni. Le preoccupazioni dei dipendenti dell’azienda di Chieti sono fondate e lo stato di agitazione delle maestranze continuerà anche nei prossimi giorni, affermano i sindacati.

E’ una storia che si ripete. Almaviva  a Palermo, la ex Fiat a Termini Imerese, la Pfizer di Catania, il petrochimico di Gela, ect… In Sicilia le aziende anziché aprire chiudono.  

Al Sud, si sa, le grandi opere vengono completate con decenni di ritardo o non vengono realizzate mai. 

Il ministro Matteo Salvini ha annunciato con enfasi la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, ma non si preoccupa minimamente della carenza di infrastrutture che da sempre caratterizzano la viabilità dell’isola e non solo.

L’autostrada Palermo-Messina è stata ultimata solo nel 2004, cioè dopo 35 anni dall’inizio dei lavori. Lo stesso è avvenuto con la Salerno-Reggio Calabria. Al Sud è sempre stato così. Quando si tratta di spendere soldi pubblici per la viabilità cominciano i distinguo ed i problemi e spesso non se ne fa niente.

Non sorprende quindi che l’Alta velocità sia ancora una chimera per i siciliani e per gran parte della popolazione del Mezzogiorno.

La vicenda di Castelbuono è emblematica. Le opere non solo vengono realizzate sempre 'dopo', ma spesso rimangono incompiute. Tanto a pagare le inefficienze della burocrazia e della politica sono sempre i lavoratori ed i cittadini meridionali.


 

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