venerdì 10 marzo 2023

Nel 2022 le denunce per incidenti sul lavoro sono cresciute del 25,70%

Le denunce per infortunio sul lavoro presentate nel 2022 sono cresciute del 25,70% rispetto all’anno precedente, a certificarlo sono i dati dell’Inail

di Giovanni Pulvino

Mappa dei morti sul lavoro nel 2022
Foto da inps.it
Le  denunce per incidenti sul lavoro presentate all’Inail nel 2022 sono state 697.773, cioè oltre 140.000 in più rispetto al 2021. I morti sul lavoro sono stati 1.090, in diminuzione del 10,70%. Le patologie professionali denunciate sono state 60.774, in aumento del 9,90%.

L’incremento degli infortuni ha riguardato ‘quasi tutti i settori, in particolare la Sanità e l’assistenza sociale, il Trasporto, le Attività dei servizi di alloggio e la ristorazione’. Le regioni con maggiori denunce sono state la Campania (+68,90%), la Liguria (+49,00%) ed il Lazio (+45,40%). L’aumento ha riguardato sia i lavoratori italiani (+27%) che quelli stranieri (+36,60%).

Mentre si discute se abolire, modificare o mantenere il Reddito di cittadinanza, nei luoghi di lavoro si continua a morire.

Le leggi ci sono ed i corsi di formazione sono obbligatori, ma, nonostante ciò, gli incidenti aumentano anziché diminuire. Perché? 

Prima che accada l’irreparabile non ci pensiamo, poi è troppo tardi.

A volte una distrazione o un gesto che appare semplice diventa letale. Ed un padre, una madre, un giovane o una giovane lavoratrice non fa più ritorno a casa ed ai suoi cari. Non è giusto morire per un pezzo di pane. Non è giusto morire per negligenza. Non è giusto morire per il profitto.

Lavoratori e datori di lavoro fermiamoci e riflettiamo su come possiamo interrompere una volta per tutte questa ‘mattanza’.

La vita è breve, per alcuni è brevissima.

Quando usciamo di casa, quando siamo sul posto di lavoro, quando ritorniamo alle nostre abitazioni, basta un attimo ed è tutto finito, non dimentichiamolo mai.

Fonte inail.it

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