venerdì 22 settembre 2023

In Sicilia il disastro ambientale è in atto

In Sicilia il disastro ambientale è in atto. Il tempo è scaduto. Cosa aspettiamo ad agire, a farci carico del futuro dei nostri ragazzi? 

di Giovanni Pulvino

Gratteri (Pa), 22 settembre 2023

Inferno di fuoco a Gratteri e Lascari, in provincia di Palermo. Oggi è l'ultimo giorno dell'estate 2023, ma il caldo e l'afa continuano come se fossimo nel mese di luglio o agosto. Andrea Giambruno, compagno della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dirà che in Sicilia fa caldo, si sa, e che il cambiamento climatico non c'è. E che si tratta di un'invenzione dei soliti ecologisti. 

Invece, queste immagini spiegano meglio di ogni discorso che siamo già oltre il limite. Domani gli incendi saranno spenti ed il vento di maestrale rinfrescherà l'aria, e, almeno per qualche giorno, dimenticheremo quello che stiamo vivendo. 

Ma, intanto, in Sicilia il disastro ambientale è in atto. 

Lascari (Pa), 22 settembre 2023
Stamane avrei voluto avere in classe, insieme ai miei alunni, i politici e gli opinionisti che propongono le scuole aperte anche d'estate. Così, solo per oggi, per fargli comprendere quanto sia difficile stare in trenta e più, in una stanza di pochi metri quadrati, senza condizionatore e con temperature superiori ai trentacinque gradi. 

Oggi il cielo era grigio per il fumo provocato dagli incendi che hanno reso indistinguibile la linea dell'orizzonte e le sagome delle isole Eolie che i ragazzi di solito possono ammirare dalle finestre della scuola. Guardavano stupiti ed increduli questo alone grigio che ha reso il blu del cielo opaco e surreale.

Lascari (Pa), 22 settembre 2023
Ed hanno compreso, in diretta, la drammaticità del momento, ma noi adulti cosa aspettiamo ad agire, a farci carico del loro futuro? 

Il tempo è scaduto.




mercoledì 20 settembre 2023

Biancofiore: ‘Costruire un’isola artificiale in acque internazionali’

Continuano le dichiarazioni ed i comportamenti tra il serio ed il faceto, ma tutti rigorosamente veri, degli esponenti della Destra 

di Giovanni Pulvino

La senatrice Michaela Biancofiore
(foto da camera.it)

20 settembre 2023. La senatrice Michaela Biancofiore del gruppo parlamentare Civici d'Italia - Noi Moderati ci spiega come risolvere il ‘problema’ dei migranti: Costruire un’isola artificiale in acque internazionali’.

14 settembre 2023. Giorgia Meloni ospite di Viktor Orban, primo ministro dell'Ungheria, nella conferenza stampa ha dichiarato:Combattiamo per difendere le famiglie e Dio’.

9 settembre 2023. Il compagno della presidente del Consiglio, Andrea Giambruno, ha detto: ‘Io non faccio l’educatore, ma il divulgatore’.

6 settembre 2023. Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: ‘Sembra che Gentiloni giochi con la maglia di un'altra nazionale’.

31 agosto 2023. Joe Formaggio consigliere regionale di Fratelli d’Italia: Voglio vedere la maggioranza dei cittadini veneti di pelle bianca. Posso dirlo o no? E anche la gente la pensa così. Oggi sono andato in viale Milano a Vicenza, ero l'unico bianco. Non mi piaceva e non piace nemmeno alla maggioranza delle persone. Non possiamo fare diventare l'Italia la seconda Africa, non voglio vedere il Veneto con la maggioranza di cittadini di colore scuro’.

29 agosto 2023. Stupro di Caivano, Giorgia Meloni risponde a don Patriciello:’ Presto andrò lì, dobbiamo bonificare l’area’.

29 agosto 2023. Andrea Giambruno, a proposito delle donne stuprate a Palermo ed a Caivano: ‘Certo se tu vai a ballare hai tutto il diritto di ubriacarti. Certamente, però se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche e poi rischi effettivamente che il lupo lo trovi’.

24 agosto 2023. Il ministro Francesco Lollobrigida nonché cognato della Premier al meeting di Rimini Comunione e Liberazione ha dichiarato: ‘Spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi, cercando dal produttore l’acquisto a basso costo comprano qualità’.

24 agosto 2023. Loris Corradi vicesindaco leghista di Roverè Veronese sul palco della Festa Grande Santa Viola a proposito delle violenze sulle donne indossa una maglietta con la seguente scritta: ‘Se non puoi sedurla, puoi sedarla.

24 agosto 2023. Il ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani per far fronte al deficit di bilancio ha proposto: ‘Per fare cassa vendiamo i nostri porti’.

23 agosto 2023. ‘Ebrei una razza di mercanti che stuprano donne. Canzone shock di Marcello De Angelis ex membro del gruppo eversivo Terza Posizione, condannato a 5 anni (ne ha scontati 3, è uscito dal carcere nel 1992), è stato responsabile della comunicazione per la regione Lazio.

23 agosto 2023. Dall'inizio dell'anno gli sbarchi di migranti sono già oltre 105mila, ma per Giovanni Donzelli deputato di Fratelli d’Italia il blocco navale con la Tunisia sta funzionando’.

16 agosto 2023. Adolfo Urso: Il prezzo industriale della benzina depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania’. ‘Taglio delle accise? No, costa troppo e servirebbero altre tasse. Meglio tagliare il cuneo’.

06 luglio 2019. Ecco cosa intimava Giorgia Meloni alle navi delle Ong a cui oggi chiede l’aiuto per soccorrere i migranti: ‘Le navi delle Organizzazioni non governative che violano i confini italiani, si, vanno affondate e vanno demolite bisogna dare un segnale chiaro di forza’.


domenica 17 settembre 2023

Torremuzza: tramonti di settembre

Torremuzza, 5 settembre 2023 - (foto di Barbera Erina)

                                               


venerdì 15 settembre 2023

Le morti sul lavoro non sono casuali

Perdere una vita per negligenza o per il mancato rispetto delle normative sulla sicurezza, o peggio per l'avidità degli imprenditori o per il bisogno di avere comunque un appalto o un subappalto, non è accettabile, mai

di Giovanni Pulvino


Foto da ilfattoquotidiano.it
Quasi tre lavoratori al giorno escono di casa, ma non vi fanno più ritorno. È un bollettino di guerra. 

Il quattordici settembre un operaio è deceduto all’aeroporto ‘Marconi’ di Bologna, un altro è caduto da 10 metri di altezza ad Arzano ed è morto ed un terzo è deceduto nel capoluogo campano. Quest'ultimo è stato investito da uno dei mezzi di raccolta dei rifiuti dell’azienda municipale dove lavorava.

Il tredici settembre tre addetti sono morti per un’esplosione verificatasi a Casalbordino, in provincia di Chieti. L’incidente è avvenuto in una fabbrica che smaltisce e recupera polvere da sparo da bonificare. L’azienda non è nuova a questo genere di disgrazie. Nel 2020 altri tre operai morirono in un altro incidente. Nel 1992 un altro lavoratore perse la vita ucciso dall’innesco di una spoletta. Nel 2009 altre due persone rimasero gravemente ferite in un’esplosione.

No, morire per il lavoro non è casuale.

Il 12 settembre un operaio di 48 anni è morto cadendo dal tetto di un capannone nella provincia di Catanzaro. Inutili sono stati i tentativi di rianimarlo. Nelle stesse ore un altro lavoratore cinquantenne è morto a causa della caduta da un ponteggio in un cantiere a Scala Torregrotta, in provincia di Messina.

L’otto settembre a Lamezia un operaio è stato travolto da un’auto. Aveva 25 anni. L’incidente è avvenuto sulla strada ‘Due mari’, nei pressi dell’aeroporto. Il lavoratore era intervenuto per regolare il traffico dopo un incidente che aveva coinvolto due auto in un punto in cui la carreggiata era ristretta a causa dei lavori.

A Brandizzo, la sera tra il 30 ed il 31 agosto cinque operai della Sigifer sono stati travolti da un treno. La loro ditta stava lavorando sulla rete ferroviarie per un subappalto da 750 euro.

Il ventitré agosto in una carrozzeria di Modena sono rimasti ustionanti due operai, uno è morto.

L’elenco potrebbe continuare. Il numero dei deceduti cresce ogni giorno. Lo sdegno non basta più. Eppure, le leggi ci sono, ma questi eventi tragici continuano a ripetersi, perché? 

Perdere una vita per negligenza o per il mancato rispetto delle normative sulla sicurezza, o peggio per l'avidità degli imprenditori o per il bisogno di avere comunque un appalto o un subappalto, non è accettabile, mai.

Quando la mattina ci alziamo dovremmo ricordarci sempre che la vita è breve e che non si può e non si deve morire di e per il lavoro.

giovedì 7 settembre 2023

Era rossa, piccola, era la Fiat 126 ...

Faceva pochi passi e scoppiava a ridere, e noi dietro a Lui. Una risatina stridula, contagiosa. Altri tre passi e rideva di nuovo e noi di nuovo appresso a Lui. Era ubriaco? Brillo? Fingeva? Che importava .....

di Giovanni Pulvino

Torremuzza (Sicilia) - (Foto di Antonino Ciccia)

Sembrava grande, ma era una minicar, come diremmo oggi. Era rossa, piccola, era la Fiat 126, che tristezza averla rottamata per la Fiat Panda anch’essa rossa, anch’essa piccola, anch’essa rottamata. 

In settembre non mancava mai alla processione ra Maronna che si svolge ancora oggi ad inizio settembre a Santo Stefano di Camastra. Prima ci andava a passaggi, poi usò il motorino, il Garelli. È stato l’unico mezzo di locomozione che ha guidato.

Andavamo u Paisi per prendere le lezioni per la patente con quel motorino ed un altro: il Ciao. Imparammo con una certa rapidità al punto che il nostro istruttore ridusse le ore di lezione, ovviamente ne pretese ugualmente il pagamento. Anche l’esaminatore rimase sorpreso dalla nostra abilità.

L’errore ed i pericoli sono dietro l’angolo.

All’altezza di una curva la macchina sbandò, la strada era bagnata, avevamo appena incrociato un rimorchio. Il paraurti posteriore della Fiat 126 ci protesse e tutto finì con pochi danni.

Mettemmo presto un’autoradio con le musicassette. Era un Pioneer. Allora non erano di serie. Ed erano costose. Ed erano oggetto di furto. Quando si scendeva dall’auto era consuetudine staccarla e portarsela dietro. 

Vasco Rossi, Simon e Garfunkel, Joan Baez, Bob Dylan e tanti altri a tutto volume e via, ma questo non significò che potevamo prendere l'auto per andare a divertirci. No, l'auto serviva per la famiglia.

Spesso di notte aprivamo il cancello in silenzio e di nascosto, si di nascosto, la spingevamo sulla strada a motore spento per andare a Villa Margi.

Fu tutto inutile mia nonna se ne accorse subito e ci richiamò.

A volte andavamo a piedi dal 'Farmacista' per mangiare la pizza o per fare un ‘giro di birra’.

Quest’ultima fu un’abitudine che durò poco. Era un modo per stare insieme

Non tutti erano provetti giocatori du patruni e sutta. Si distribuivano le carte e ad ogni mano c’era un patruni che aveva a disposizione una bottiglia di birra Dreher o di birra Messina ed invitava a bere, nella quantità che stabiliva Lui, uno dei giocatori che non poteva rifiutarsi e un sutta che doveva avvallare l’indicazione. In caso contrario doveva bere ‘u padruni’, ma poteva farlo anche di sua iniziativa e lo faceva pi accucchiari a tutti e per dimostrare che era un gran bevitore.

Dopo diversi giri c’era chi rimaneva asciuttu, ma c’era cu si mmirachiava.

Qualcuno faceva finta di bere ed al momento giusto versava la birra sul vaso della pianta che aveva accanto. Del resto, aveva scelto quel posto proprio per quello, ma lo capimmo dopo.

Al ritorno inevitabilmente non mancava chi era brillo o ubriaco, ma non c’era pericolo, eravamo a piedi e si smaltiva quasi subito. L’aria fresca e la camminata erano un rimedio naturale molto efficace.

Faceva pochi passi e scoppiava a ridere, e noi dietro a Lui. Una risatina stridula, contagiosa. Altri tre passi e rideva di nuovo e noi di nuovo appresso a Lui. Era ubriaco? Brillo? Fingeva? Che importava, era spensieratezza ed un attimo dopo era già memoria, ma questo lo comprendi dopo, quando ti rendi conto che non puoi più tornare indietro.

Sti cosi strani le faceva sempre un nostro compagno: u L. 

La bici su cui siamo saliti per la prima volta era la sua, ovviamente cademmo più volte nel tratto di strada che c'è tra la Chiesa e la Torre, ma presto imparammo a stare in equilibrio. Poi disponemmo di una Graziella che utilizzò anche un nostro cugino.

Una sera, tornando da un Patruni e sutta fu Lui, sempre u L., a salire sulla montagna di pietre e brecciolino che c’era accanto alla strada appena fuori da Villa Margi. Furono in pochi a seguirlo.

Un pomeriggio di luglio andammo in escursione lungo la spiaggia. Non lo facevamo spesso, quella volta eravamo in tre o quattro. Giunti dopo Maccarruni all’altezza del casello della ferrovia vedemmo delle angurie mature. Il nostro compagno, sempre u stissu, ne prese una, ma il padrone se ne accorse e scappammo di corsa, ovviamente il ‘ladro’ butto l’anguria che si ridusse in pezzi.

Quel signore era lo stesso a cui in un’altra occasione uno di noi tirò una pietruzza dalla Torre mentre passava con la sua macchina e che, avendo capito da dove era partito il sassolino, riparti a razzo per venirci a rimproverare. Anche quella volta scappammo a gambe levate. 

Non eravamo cattivi, ma a volte qualcuno di noi esagerava, non so spiegarmi il perché.

Del resto non avevamo altro che la nostra fantasia ... il mare ... la piazzetta ...lo spiazzale della scuola elementare ... Sant’Antonino ... il Super Santos bucato e poco altro. 

Ed era tutto. Sì, era tutto ….e bastava.