‘Non sono
cittadino di nessun posto, non ho bisogno di documenti e non ho mai provato un
senso di patriottismo per alcun paese, ma sono un patriota dell'umanità nel suo
complesso. Io sono un cittadino del mondo’, Charlie Chaplin
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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La Francia campione del mondo di calcio 2018 |
L’esultanza
del presidente della Republique Emmanuel Macron è comprensibile, ma i calciatori della nazionale francese con il sangue ‘blue’ sono veramente pochi. Atleti figli
d’immigrati ce ne sono ormai in tutte le squadre di calcio delle nazionali
europee o dei singoli club ed in tutti i campionati: Lukaku, Balotelli, Ozil, Shaqiri,
sono solo alcuni esempi, l’elenco è lungo.
Questa tendenza,
nonostante i respingimenti, la costruzione di muri ed il crescente odio
razziale, continua ad ampliarsi a tutte le squadre e a tutti gli sport. Maria
Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot sono le
quattro ragazze di colore italiane che hanno vinto la medaglia d'oro nella
staffetta 4x400 ai Giochi del Mediterraneo.
I mondiali di calcio non li ha vinti la Francia, ma una multinazionale d'immigrati di seconda o terza generazione, un esempio d'integrazione e tolleranza etnica, altroché i porti chiusi del ministro Matteo Salvini e del governo 'pentaleghista'.
Fonte: wikipedia.org
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