venerdì 26 settembre 2025

La cartella della 4AL

... è come l’incontro inconsapevole tra due anime gentili

di Giovanni Pulvino

Apro il cassetto della cattedra, vedo un raccoglitore. Sono curioso, non posso non sbirciare. Sembra vuoto, poi vedo dei fogli messi in ordine. Alzo gli occhi e, mostrando la cartella, chiedo: ‘Di cosa si tratta?’. Mi risponde una ragazza, la stessa a cui poco prima avevo detto: ‘Mi sembri un po' ‘dark’’. Non so perché l’ho pensato, forse sarà stato per il colore degli occhi o per via del trucco, o forse per il sorriso e per la sua espressione solare, o per quella leggerezza tipica degli adolescenti, ancora lontani dai problemi e dai rimorsi, che ancora non hanno bisogno di dimenticarsi. ‘E' il raccoglitore dei verbali', mi dice con un sorriso compiaciuto. 'Conserviamo, il resoconto delle riunioni fatte in classe. Quelli sono degli anni passati. È un lavoro che faccio insieme al mio compagno’ e mi indica un ragazzo. Chissà perché non avrei mai pensato che potesse essere Lui, invece è proprio Lui. Questi incuriosito si gira verso di noi per capire di cosa stiamo parlando. Poi torna a chiacchierare con un compagno.

La mia espressione di meraviglia credo sia evidente e non posso non sottolineare: ‘E' bellissimo. State lasciando traccia del vostro impegno, è memoria che rimane, sia pure per poco. È un lavoro di archivio importante, dimostra l’attaccamento al gruppo, ai compagni, è un tentativo per fermare il tempo, certo è inutile ma che bello’.

Mi alzo, mi avvicino ad una ragazza che sta leggendo. Ho una stretta al cuore nel vedere un’adolescente capace di estraniarsi da chi gli sta intorno per entrare in un mondo non suo, in una storia pensata e scritta per Lei, per Noi.

Chiedo: ‘Cosa stai leggendo?’ Mi risponde: ‘Il fantasma di Canterville’. Per un momento confondo il titolo e l’autore con il Mastino di Baskerville di Conan Doyle. ‘No, prof è di Oscar Wilde’. Mi vergogno dell’errore, ma non fa nulla, che bello farsi correggere da una giovane lettrice. Noto che sottolinea le frasi più interessanti come facevo e faccio sempre. ‘Mi piace evidenziare le frasi più importanti’, mi dice. Il mio stupore e la mia ammirazione crescono.

Nonostante i nostri dubbi e i nostri pregiudizi dovuti alla maturità, i ragazzi sanno sorprenderci e sanno essere generosi senza se e senza ma. In fondo, noi ‘boomer’ viviamo un tempo che non ci appartiene più, anche se molti non lo accettano.

Mi sposto, vedo un fumetto tra le mani di un’altra ragazza e chiedo se è Diabolik. ‘No prof è Batman’. Altra correzione. ‘Non è un fumetto è una raccolta con tutti gli episodi del celebre personaggio’, sottolinea con l’espressione tipica di una lettrice soddisfatta. E' come se avesse voluto dirmi non sono una bambina che legge fumetti, questo è un libro. È evidente che non sa che tanti adulti leggono i fumetti. Per molti è memoria, è malinconia, è come ritornare ad un tempo che non esiste più.

La mia meraviglia aumenta. Che bello vedere adolescenti intenti a leggere, a discutere, a sorridere. Ragazzi che non si lasciano condizionare dalle cose fatue ed inutili.

Poco prima del suono della campana vedo la ragazza del raccoglitore che inizia a conservare negli zaini dei compagni i loro quaderni, i libri e le matite. Gli chiedo: ‘Cosa stai facendo?’. ‘Mi piace mettere le cose al loro posto’, risponde. Non lo dice ma lo fa con soddisfazione sua e della compagna.

Che bello questo gesto di solidarietà, di necessità di comunanza con i compagni.

E' il momento di uscire, si avvicina per salutare e gli dico: ‘Tra poco ci saranno le elezioni studentesche ed una persona capace di tanto altruismo non può non mettersi in gioco’. Ci pensa, mi guarda incerta e mi dice: ‘Se mi convinco La vengo a cercare’.

Non so se lo farà, ma che belli questi ragazzi. Educati, impegnati, solari. Che vivono la loro gioventù con leggerezza. Quella che con il tempo verrà meno, ma che importa.

Penso alla loro prof.ssa di Italiano e alla sua capacità di trasmettere questi valori.

Sono contento per Lei e per Loro. Del resto non poteva che essere così.

Questa classe è come l’incontro inconsapevole tra due anime gentili.

In loro resterà il ricordo di questi anni vissuti insieme, del tempo che gli ha consentito di dimenticarsi almeno per un po' ed io ho avuto per sbaglio l’occasione di rubarne un pochino.

Grazie ragazzi e grazie prof.ssa.

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