mercoledì 18 dicembre 2024

Sono zanzare che non pungono

 '… sono i ricordi del tempo che passa, sono indefinibili, sono indecifrabili, sono di quelli che non esistono, semplicemente non esistono …'

di Giovanni Pulvino 

Torremuzza, 20 settembre 2018 - (foto di Erina Barbera)

Sento ancora l’aroma del caffè che giunge dalla cucina. 

Sento la schiuma che sale lenta nella vecchia moka.
 
Allora non capivo come potesse avvenire questa magia, ora lo so, ma non posso tornare indietro ed anche potendo non vorrei.

Sento il tintinnio del cucchiaino che gira

Sento l’attesa prima di gustarne il sapore.

Manterrà quello che promette? Dolce o amaro, non importava. Era uno sprigionarsi di sensazioni, diverse per ognuno, oggi solo ricordi.

La brezza marina di quel pomeriggio di luglio torna come una carezza che non scompare, che ritorna ancora una volta. Vorresti che non andasse via, ma come si fa, è solo un tenue pensiero, come tutto, come tutti.

Maledette zanzare, prima non ci facevo caso, ora invece … ma a cosa servono le zanzare? Uno scopo devono averlo, ma qual è? Continuano a pungerti, a lasciarti quel prurito fastidioso che dura ore ed a volte, dopo un po', ritorna inesorabile. Non per tutti è così, siamo pochi i fortunati ad essere il loro cibo preferito. Anche questo è incomprensibile, perché alcuni si ed altri no? Perché io?

No, non sono pensieri vuoti, sono solo indefinibili, difficile da riportare, che non riporterò né qui né altrove. Sono di quelli che non vanno condivisi, sono di ciascuno di noi, sono solo di ciascuno di noi. Ci appartengono più di altri, sono la nostra essenza nascosta, il nostro io indecifrabile. Sono solo nostri. Quindi non esistono, non sono.

Eppure sono lì ed ogni tanto ritornano. Sono imprigionati nella nostra memoria, vorrebbero uscire, ma noi glielo impediamo, chissà perché. Dureranno meno degli altri, perché non sono anche d’altri. 

Non saranno quando noi non saremo più. 

Forse il loro scopo è solo quello di indurci a ricordarli, anche se non ha senso farlo.

Cerchiamo di allontanarli, ma non ci riusciamo, sono loro che decidono quando arrivare, quando sopirsi, quando ritornare.

Sono zanzare che non pungono, sono il dolce aroma del caffè che non si espande, sono il tintinnio del cucchiaino che non si sente, sono i ricordi del tempo che passa, di quelli che non esistono, semplicemente non esistono.

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