giovedì 2 novembre 2017

Elezioni in Sicilia, vincerà Musumeci e governerà con il Pd

Dopo la mancata ‘rivoluzione’ auspicata ma mai realizzata da Rosario Crocetta chi sarà il nuovo governatore della Sicilia?

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Foto da il gazzettinodisicilia.it
Stando ai sondaggi il prossimo governatore della Sicilia dovrebbe essere Nello Musumeci. L’esponente della Destra può approfittare di diverse circostanze. La prima è che nell’isola ha quasi sempre prevalso il Centrodestra. Basta ricordare il cappotto alle elezioni politiche del 2001 quando la Casa delle Libertà vinse con un secco sessantuno a zero. I siciliani come i lombardi ed i veneti sono, per ragioni storiche e sociali, ‘individualisti’ e tendenzialmente sono elettori di centro o di destra. La vittoria di Rosario Crocetta di cinque anni fa fu favorita dall’astensionismo (52,70%) e dal sostegno dell’Udc di D’Alia oltre che dalla lista il Megafono che includeva molti esponenti moderati. L’affluenza alle urne potrebbe essere dirimente anche in questa tornata elettorale e potrebbe favorire il candidato grillino ma non quello del Centrosinistra. Il secondo motivo è che il Centrodestra si presenta compatto, mentre il Centrosinistra è diviso e il M5s non ha il radicamento territoriale necessario per prevalere. Inoltre, pur ritenendosi un ‘paladino’ della legalità, Musumeci ha nelle liste che lo sostengono candidati che sono ‘impresentabili’, ma che, in cambio, portano tanti voti. La campagna elettorale con il passaparola la stanno facendo solo loro, le richieste di voto sono le solite, vengono da amici, sindaci, dirigenti che hanno un qualche interesse personale. Il Centrosinistra sa già che perderà e di questo il principale responsabile è l’attuale segretario del Pd Matteo Renzi che anzichè fare la campagna elettorale nell'isola è andato in tour in Nord America. Fabrizio Micari, come tutti i tecnici, ha solo ambizioni personali ed una eventuale sconfitta avverrebbe con il paracadute del ritorno alla professione o comunque con la possibilità di ricoprire un altro ruolo in politica o nelle istituzioni. La Sinistra con Claudio Fava e la lista i ‘Cento passi per la Sicilia’ p solo ambire a raccogliere consensi superiori o vicini a quelli del Pd di Matteo Renzi. Se questo avvenisse sarebbe un grande risultato politico ed avrebbe un enorme significato a livello nazionale, ma avrebbe anche come conseguenza immediata quella di riconsegnare, dopo la straordinaria vittoria di Rosario Crocetta del 2012, la Sicilia alla Destra. Il candidato grillino non entusiasma i siciliani e quello verso il M5s è un voto di protesta e di sfiducia verso la politica, in particolare verso gli esponenti moderati che, dal dopoguerra ad oggi, hanno tutelato le clientele ed adottato politiche assistenziali in tutto il Meridione. La vittoria di Giancarlo Cancelleri sarebbe comunque una sorpresa anche se i sondaggi lo danno vicino a Nello Musumeci. In ogni caso il M5s non avrebbe i numeri in Consiglio regionale per governare. L’unica possibilità potrebbe essere quella di un accordo con la Sinistra, sempreché quest’ultima ottenga i seggi sufficienti per formare insieme ai grillini una maggioranza all’Ars. L’ipotesi più probabile è una vittoria dell’ex presidente della provincia di Catania anche se per gli stessi elettori moderati l'esponente della Destra storica non è il Governatore ‘ideale’. Inoltre, difficilmente il Centrodestra otterrà la maggioranza all’Ars. Pertanto sarà necessario un governo di larghe intese, cioè un accordo con il Pd. La Sicilia ancora una volta diventerebbe, anzi è, un laboratorio politico per un futuro governo nazionale di ‘Centro’, magari con Renzi Premier, Berlusconi agli Esteri, la Meloni alla Gioventù e Brunetta all’Economia, ovviamente con Orfini sottosegretario al Lavoro. Sembra uno scenario inverosimile, ma ad oggi non si intravede un’alternativa plausibile e del resto è questo l'obiettivo non dichiarato dell'ex sindaco di Firenze. L’unica altra ipotesi, in una eventuale situazione d’ingovernabilità, potrebbe essere un governo del Presidente con la Sinistra chiamata ancora una volta a salvare il Paese dall’incapacità dei politici e degli elettori italiani a darsi un sistema istituzionale serio e stabile.
 

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