‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’. Sofocle (497 a.C. – 406 a.C.)
Foto da Twitter, @Lucrezi97533276 |
Il 24 marzo scorso Luca Traini che girava armato con l’intenzione di uccidere i migranti che avrebbe incontrato per strada è stato condannato per strage a 12 anni di reclusione. Per la giustizia italiana è più grave accogliere chi ha bisogno commettendo qualche illecito amministrativo, sempreché ci sia stato veramente, che il tentativo ripetuto di omicidio per odio razziale. Qualunque sia la motivazione della sentenza una cosa è certa: la Giustizia in Italia non funziona.
Mimmo
Lucano è colpevole di aver usato illecitamente gli asini per la raccolta
differenziata? Per aver favorito il matrimonio delle giovani donne immigrate
con i vecchi del paesino calabro al solo scopo di evitarne l’espulsione? Tutti
gli atti dell'ex sindaco di Riace erano diretti a salvare vite umane e a ridare dignità
alla piccola comunità in continuo spopolamento. Dov’è il reato?
Un esempio di accoglienza per l’Europa, si diceva e si ripeteva. Invece per il Tribunale di Locri quello che è avvenuto nel piccolo paesino della provincia di Reggio Calabria è un crimine. Adoperarsi per
salvare e dare dignità a chi fugge dal proprio paese con la speranza di una
vita migliore è un illecito penale oltreché amministrativo.
'Trattare' con la Mafia non è illegale, mentre salvare vite è associazione a delinquere,
ma che paese è il nostro? I successivi gradi di giudizio probabilmente cambieranno
tutto, non sarebbe la prima volta che accade, ma intanto resta questa
incredibile sentenza.
Non sappiamo se Mimmo Lucano ha commesso degli illeciti amministrativi e penali, di certo se lo ha fatto non è stato per arricchirsi o per un tornaconto personale. La sua unica ‘colpa’ è stata quella di essere stato utile al prossimo, nient’altro.
Resta il fatto che la solidarietà degli amministratori e degli abitanti di questa piccola comunità meridionale è stata ritenuta un reato. Se è così, e siamo certi che è così, allora siamo in tanti ad aver commesso questo crimine. E siamo pronti a commetterlo ancora e poi ancora ed ancora, perché, lo sappiano tutti i procuratori ed i magistrati di questo Paese, non potremo cambiare mai la nostra predisposizione naturale alla solidarietà e all’amore per il prossimo.
Fonte lastampa.it
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