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migranti di etnia curda, tra cui sei donne, tre bambini ed un neonato, sono
sbarcati in Calabria, mentre sulla acque del mediterraneo si concludeva l’odissea
dei profughi della due Ong Sea Watch e 3 e Sea Eye, ma i calabresi hanno dimostrato uno
spirito d’accoglienza sconosciuto a due vice premier
Foto da dire.it |
Sono arrivati
all’alba sulla costa crotonese, nella frazione di Torre di Melissa. Hanno rischiato di morire e si sono salvati grazie alla prontezza e allo spirito di solidarietà dimostrato da decine di cittadini calabresi. La barca su cui
viaggiavano si è incagliata a pochi metri dalla costa e dopo essere stata
abbandonata dagli scafisti si è rovesciata da un lato. I cittadini del piccolo
paesino (tra loro il sindaco Gino Murgi), svegliati dalle grida, sono corsi in spiaggia a portare soccorso a
quei disperati e senza esitare si sono gettarsi in mare per portali in salvo. I
migranti ora si trovano nel Centro di accoglienza San’Anna di Isola Capo
Rizzuto in attesa che inizi l’iter burocratico della richiesta di asilo. Ed è
assai probabile che essi rimarranno nella terra che li ha salvati.
Purtroppo uno dei profughi
manca all’appello ed ora risulta disperso. I presunti scafisti sono stati
arrestati dai carabinieri di Cirò Marina. Subito dopo l’arrivo
dell’imbarcazione due cittadini russi di 43 e 25 anni si sono recati in un
vicino albergo per passare la notte, ma i proprietari del locale insospettiti
delle condizioni insolite con cui si erano presentati (erano bagnati e pieni di
sabbia), li hanno denunciati ai carabinieri che, subito dopo, li hanno
arrestati.
E’ il primo sbarco di
migranti del 2019. La rotta dai Balcani non si è mai interrotta e, seppure non
faccia scalpore, continuano ad arrivare profughi dalla Turchia, dal Medio
Oriente o dal Sud est asiatico. In genere sono piccole imbarcazioni a vela che
riescono a sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine.
Insomma, mentre il
ministro degli Interni con il consenso del leader del M5s chiude i porti e dice no ad ogni richiesta di sbarco e di soccorso, i migranti continuano ad arrivare sulle nostre coste. Ma stavolta i ‘terroni’,
come il giornale lombardo Libero ha definito il presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, il presidente della Camera, Roberto Fico ed il presidente
del Consiglio, Giuseppe Conte (tutti e tre rei per essere meridionali e perché impedirebbero
a Matteo Salvini di governare), hanno dato una lezione di tolleranza tipica di
chi ha vissuto da sempre sulla propria pelle le stesse disgrazie e che è sconosciuta
a due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Fonte newsmondo.it
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