Lungo
il cammino di Piano dei Cervi, nel cuore delle Madonie, è possibile visitare ‘U
Pagghiaru’, modesto ricovero utilizzato dai contadini e dai pastori ed ancora oggi
da escursionisti ed amanti della natura
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
![]() |
Foto di Salvina Farinella |
Per evitare quei
lunghi tragitti i madoniti si sono ingegnati. Nelle valli e nei boschi delle
Madonie furono edificati i ‘pagghiari’,
modesti ricoveri per la notte eretti con una struttura semplice. Quattro mura
in pietra coperti con del pagliericcio. Essi erano utilizzati per brevi
soggiorni dai contadini e dai pastori. Oggi sono adoperati dagli escursionisti che visitano il Parco e le valli delle Madonie.
Queste costruzioni ricordano
le capanne costruite dai nostri antenati del paleolitico. A Piano dei Cervi è
possibile vedere come esse venivano costruite. La memoria qui, tra questi monti, è ancora rievocabile, è ancora presente.
Ecco come descrive
questo luogo incantato Matilde Caruso in palermoprime.it: ‘Nel cuore del Parco delle Madonie si nasconde, da una fitta
vegetazione boschiva, Piano Cervi, un ambiente selvaggio, incontaminato, la
foresta dell’ Abies Nebrodensis, abete in via d’estinzione e presente solo
nelle Madonie. Di notte un tappeto di lucciole illumina la vegetazione, le
volpi bussano alla porta della tenda degli escursionisti per rubare qualcosa da
magiare e i cinghiali – suino nero siciliano – vagano per i boschi in cerca di
ghiande prelibate. I cervi, animali che diedero origine al toponimo, si sono
estinti, ma per fortuna il loro posto è stato occupato dai daini, che sono
stati reintrodotti nella foresta negli anni ’80. Per provare ad avvistare
i daini è consigliato seguire il tragitto che va da Portella Colla –
vicino Piano Battaglia – verso Piano dei Cervi’.
Fonte
palermoprime.it
Nessun commento:
Posta un commento