Il 44,4% delle persone residenti nel Sud Italia è a rischio povertà o esclusione sociale. A sostenerlo è l’indagine condotta dall’Istat sulle
‘condizioni di vita, reddito e carico fiscale delle famiglie’ relative al 2017
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Foto da virgilio.it |
Il reddito
netto medio per famiglia è di 30.590 euro l’anno, circa 2.550
euro al mese, con un incremento del potere di acquisto rispetto al 2015 del
+2,1%. Il rapporto tra il reddito equivalente totale del 20% più ricco, a cui
va il 39,3% del reddito totale, e quello del 20% più povero, a cui va solo il
6,7% del reddito totale, si è ridotto
dal 6,3 a 5,9, ma rimane superiore rispetto ai livelli pre-crisi, nel 2007 era
al 5,2. Per metà delle famiglie residenti in Italia il reddito netto non supera
25.091 euro l’anno. Circa 2.090 euro al mese.
Il costo del lavoro dipendente è in media di 32.154 euro annui,
con un cuneo fiscale e contributivo del
45,7%, in lieve calo rispetto al 2015 (-0,3%) e al
2014 (-0,5%).
La fonte di
reddito più elevata nel 2016 è quella dipendente con 17.370 euro circa,
contro una media di 15.460 per il lavoro autonomo e 14.665 euro per i redditi
di natura pensionistica. Insomma, non c’è una grande differenza tra chi lavora e
chi è in quiescenza. Sarà questo il motivo per cui tutti vogliono andare in
pensione?
Fonte istat.it
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