Essere più realisti del Re è un errore che la Sinistra continua a compiere ed è questa, forse, la ragione principale per cui non riesce ad essere ‘Maggioranza’ nel nostro Paese e non solo
Foto da rainews.it |
Era un Disegno di legge di soli dieci articoli, ma di difficile interpretazione e
con un linguaggio giuridico astruso e, di fatto, incomprensibile. Limitava la libertà di opinione, era divisivo
e per comprenderne il significato era necessario leggere più volte il testo.
Ecco
le principali incongruenze da non ripetere nel caso in cui venisse ripresentato
un analogo Ddl. Essi riguardavano gli articoli 4 e 7.
L’articolo
4 di fatto limitava la libertà di espressione, in quanto non specificava il
campo di applicazione. Mentre l’articolo 7 istituiva la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia. Il fine sarebbe stato
quello di ‘promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di
contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati
dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in attuazione dei
princìpi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione’.
Su questo punto siamo tutti d’accordo. La controversia è invece su quanto
affermava il comma 3 dello stesso articolo. La norma sostanzialmente imponeva
alle scuole di ogni ordine e grado di celebrare
la ‘Giornata
nazionale contro l’Omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia’.
Gli insegnanti avrebbero dovuto spiegare ad un bambino di dieci anni cos’è la ‘bifobia
o transfobia’. La ‘politica’ ancora una volta ha tentato di scaricare sull'istruzione pubblica e privata un problema che non riesce ad affrontare e risolvere.
Il 10 dicembre di ogni anno si svolge la
Giornata mondiale dei Diritti Umani. Allora, perché introdurne una specifica
per le identità di genere? Il Ddl intendeva ‘porre’ al centro della vita
culturale del Paese il tema della identità LGBT anche se questo rischiava di essere divisivo e di
limitare le libertà di espressione. Nessuno vuole mettere in discussione i diritti individuali sugli orientamenti sessuali e sulla tutela della persona ogni
qualvolta questa venga messa in pericolo.
Il ddl Zan era un'altra cosa. Non è
accettabile dover sottostare ai dogmi di una ideologia, qualunque essa
sia, ma non è altrettanto accettabile subirne altri con il solo scopo di
salvaguardare l’interesse specifico di una parte o di una minoranza. Essere più realisti del Re è un errore che
la Sinistra continua a compiere ed è questa, forse, la ragione principale per cui non
riesce ad essere ‘Maggioranza politica’ nel nostro Paese e non solo.
Fonte senato.it
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