La
Sinistra italiana è una galassia che fatica ad aggregarsi in un unico soggetto politico, perché?
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Enrico Berlinguer (foto da samizdatonline.it) |
Stando agli ultimi
sondaggi il Pd, dopo la scissione della minoranza, ha un consenso tra il 26 ed il
27%, mentre la nuova formazione Articolo 1 - Mdp si aggirerebbe intorno al 3%,
Sinistra Italiana e Campo progressista di Pisapia sono entrambe sul 2%, ancora meno il
movimento Possibile guidato da Pippo Civati e Rifondazione comunista. I rilevamenti
statistici a campione non sempre corrispondono alla realtà, ma esprimono un’indicazione,
sia pure approssimativa, dell’opinione pubblica. Allora è lecito chiedersi, perché i movimenti di Sinistra hanno un
appeal così limitato? E’ un problema di visibilità? E’ la mancanza di una
leadership unitaria adeguata? E’ la conseguenza di una proposta politica
obsoleta? O, infine, è il risultato della scarsa compattezza dei vari movimenti
che dovrebbe costituire il nuovo partito? Le
risposte a queste domande sono dirimenti e possono darle solo i militanti.
E’ un lavoro difficile, ma è indispensabile se si vuole dare forza e sostanza alla
nuova compagine politica.
Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo (foto da temi.repubblica.it) |
I
mezzi che si possono utilizzare sono diversi a cominciare dai circoli, ma ci
sono anche la Rete e le nuove tecnologie. Un partito liquido e social, democratico ed egualitario, aperto al confronto e alle innovazioni, che combatte le ingiustizie ed i privilegi, che si fa carico degli ultimi, insomma una Sinistra 2.0 è possibile, ma, oltre ad essere ambiziosi, è necessario essere generosi e flessibili nelle proposte e nelle idee che si vogliono affermare. Non si tratta di fare un copia ed incolla del blog di
Beppe Grillo, ma, oggi, un sito web che
dia la possibilità agli iscritti di confrontarsi con i dirigenti nazionali è
indispensabile se si vogliono dare basi solide ad un movimento politico. Inoltre, in politica mai dire mai. Escludere a
priori ogni forma di dialogo con il Pd o il M5s è autolesionistico, ma lo è,
anche, presupporlo come inevitabile.
Foto da repubblica.it |
Renzi
potrebbe fare un passo di lato ed i grillini, per evitare di rimanere altri cinque anni ai margini del potere,
potrebbero accettare il dialogo. E’ assai difficile che queste ipotesi si
verifichino, ma non si possono escludere a priori, tutto dipenderà dal
risultato delle prossime elezioni politiche. Del resto non si può neanche ipotizzare un grande movimento politico che ha come unico
obiettivo quello di andare all’opposizione. In Italia non esistono
schieramenti con maggioranze assolute, pertanto se la Sinistra vuole governare deve
accettare il compromesso, anzi è l’unico strumento che ha per attuare politiche
di giustizia sociale, per dare, cioè, una opportunità a chi non ha un lavoro e vive in
una condizione di povertà assoluta o di disagio sociale.
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