Nel settentrione si guadagnano mediamente 8.450 euro lordi in più all’anno rispetto al Sud del Paese, a sancirlo è l’analisi condotta dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre
I salari in Italia nel 2023 Foto da sito Cgia Mestre |
Secondo l’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre i dipendenti privati del Nord percepiscono mediamente una busta paga di circa 2mila euro lordi al mese, al Sud invece essa sfiora i 1.350 euro.
Nel
settentrione i lavoratori guadagnano circa il 50% in più.
Le diseguaglianze sarebbero
determinate dal 'caro-vita' e dalla 'produttività’ che
sarebbero ‘nettamente superiori al Nord rispetto al Sud’. I valori medi
sarebbero condizionati anche dalla presenza dei ‘contratti a termine e alla concentrazione
delle multinazionali nel settentrione’ che erogano stipendi non uniformi su
tutte le regioni.
Fonte Ocse |
Gli stipendi più bassi sono tutti nelle città del Sud. Trapani con 1.143 euro, Cosenza con 1.140 euro e Nuoro con 1.129 euro.
Ultima Vibo Valenzia con soli 1.030 euro.
Non solo. Secondo la Cgia di Mestre continua
a calare il potere d’acquisto dei lavoratori.
Nel 2023 le buste paga sono aumentate
del 3,5%, meno dell’inflazione che è stata del 5,6%. Il calo è iniziato oltre trent'anni fa. Secondo l'Ocse dal 1990 al 2020 i salari sono cresciuti in tutta Europa tranne in
Italia.
Nel nostro Paese anche chi lavora è povero, soprattutto se vive nel Sud.
Fonte cgiamestre.com
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