Il Sud arriva sempre dopo, sempre che arrivi, ormai siamo alla desertificazione demografica oltre che ambientale
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Il Treno del sole (foto da raiplayradio,it) |
La
destinazione principale era il cosiddetto triangolo industriale: Milano, Torino, Genova.
Il boom economico degli anni Sessanta non ci sarebbe stato senza quelle braccia e quei sacrifici.
Accolti con diffidenza, hanno dovuto adattarsi ad una realtà completamente
nuova ed a volte ostile. I 'terroni' spesso erano costretti a vivere in pochi metri
quadrati e con i servizi igienici in comune. Lavoravano fino a 14 ore al
giorno. Il salario era appena sufficiente per sopravvivere.
Eppure, quegli uomini e quelle donne hanno cambiato il nostro paese.
Sono
stati i protagonisti del Sessantotto e dell’Autunno caldo del 1969. Quelle
lotte hanno costretto il Parlamento ad approvare una serie di importanti riforme sociali ed economiche. La riduzione dell’orario di lavoro, la riforma della scuola e quella
fiscale, lo Statuto dei lavoratori, il divorzio, la scala mobile, ect..
La modernizzazione al Sud invece non è mai arrivata. Infrastrutture fatiscenti, clientelismo, corruzione diffusa e criminalità organizzata radicata sul territorio sono le
cause principali. Chi doveva operare per lo sviluppo del Mezzogiorno non lo ha
fatto o lo ha fatto male.
Sono
trascorsi oltre sessant’anni, ma la situazione è sempre la stessa. Il fenomeno
migratorio da Sud verso Nord (o all’estero) continua. Le differenze economiche
anziché ridursi sono aumentate. Il pericolo di una desertificazione demografica
oltre che ambientale è ormai evidente. Persino i migranti che vengono dall’Africa e che attraversano il Mediterraneo a rischio della vita
preferiscono proseguire il tragitto verso Nord.
La
condizione di sottosviluppo di tante aree del Mezzogiorno non è solo una
questione di lontananza dai mercati. E non è dovuta neanche alla scarsa
capacità imprenditoriale dei meridionali. No, almeno non è solo questo. È il risultato di una
precisa volontà politica.
Facciamo
un esempio. L’Alta velocità ferroviaria. Tra Roma e Milano è in funzione da
anni. In alcune regioni meridionali ancora siamo fermi alle progettazioni, ai
finanziamenti che non ci sono, ai cantieri bloccati, ect.
Il Sud arriva sempre dopo. Sempre che arrivi. Il
laborioso Nord-Est leghista di tanto in tanto vorrebbe liberarsi di questa
palla la piede che è il Meridione. Poi, comprende che un Sud arretrato è
funzionale alla loro ricchezza ed al loro benessere oltre ad essere un importante
bacino elettorale.
La storia si ripete ancora una volta. Tutto cambia per non cambiare nulla o quasi.
Il 'Treno del sole' non si è mai fermato, oggi si viaggia in aereo e con il trolley ma il motivo è sempre lo stesso: la ricerca di un lavoro e di una vita dignitosi.
E dire che qualcuno ritiene che i meridionali siano solo dei fannulloni.
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