venerdì 23 luglio 2021

Lula, appello a Draghi: i vaccini anche ai Paesi poveri

Mentre nel nostro Paese discutiamo dei No vax nel mondo ci sono milioni di individui che vorrebbero vaccinarsi, ma non possono farlo perché non hanno accesso ai sieri

di Giovanni Pulvino

Mario Draghi e Luiz Inácio Lula da Silva

La pandemia diventerà endemica solo quando la maggior parte della popolazione mondiale sarà vaccinata o comunque immune al Covid-19. I sieri, si sa, non sono disponibili per tutti. Gli Stati più poveri dovranno aspettare i prossini anni per raggiungere quella che gli esperti definiscono l’immunità di gregge. Ed è per questo che l’ex presidente del Brasile Lula in una intervista rilasciata a Sky TG24 ha detto: ’Se potessi mandare un messaggio al presidente Draghi direi che è importante che al G20 di ottobre sia presa la decisione da parte di tutti i Paesi di sopperire alle deficienze dei vaccini nei Paesi più poveri. L'appello che vorrei fare è questo: il vaccino non è solo per chi lo può comprare ma per tutti gli esseri umani’.

Nei paesi più sviluppati oltre la metà dei cittadini è già immunizzata. Resta, tuttavia, una parte significativa di popolazione che è restia a vaccinarsi, perché?

Sono i cosiddetti No vax. In nome della libertà personale non sono disponibili ad iniettarsi il siero anti-Covid-19. Temono gli effetti collaterali. Poi ci sono gli indecisi. Questi ultimi sono vittime probabilmente della cattiva informazione, in particolare quella sugli effetti indesiderati dei vaccini.

Tra loro ci sono medici, infermieri ed insegnanti. Si tratta come è evidente, di lavoratori particolarmente esposti al contagio. Rischiano, cioè, di contrarre il Coronavirus e di finire in ospedale o peggio ancora in terapia intensiva, ma nonostante ciò non si decidono a vaccinarsi. Non solo potrebbero essere essi stessi soggetti portatori ‘inconsapevoli’ del virus.

La campagna vaccinale dovrebbe essere sostenuta da tutte le forze politiche, invece non è così.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni quasi tutti i giorni fanno dichiarazioni intese a giustificare chi non si vuole immunizzare. Non solo, sono contrari all’obbligo vaccinale per gli insegnanti ed ora anche al Green pass. Unico strumento utile per evitare chiusure e per convincere gli indecisi.

In questi mesi così difficili i due esponenti della Destra non hanno pronunciato una parola o fatto una sollecitazione nei confronti di coloro che inneggiano al diritto a non iniettarsi il vaccino. Per loro la libertà personale viene prima dell’interesse collettivo, anche quando questo riguarda la vita delle persone. Di certo è una posizione di comodo, tanto le decisioni difficili le prenderanno altri, quelli che agiscono nel solo interesse del bene comune.

Ed è paradossale che mentre noi italiani discutiamo dei No vax, nel mondo ci sono milioni di individui che vorrebbero vaccinarsi, ma non possono farlo perché sono poveri e non hanno accesso ai sieri. 

Fonte Sky TG24

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