domenica 11 luglio 2021

11 luglio 1982, 11 luglio 2021, la storia si ripete

39 anni fa la Nazionale di calcio guidata da Enzo Bearzot vinceva la Coppa del mondo. Oggi 11 luglio 2021 la storia si ripete, siamo Campioni d’Europa  

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Le Nazionali di calcio del 1982 e del 2021















Rossi, Tardelli, Oriali, Antognoni, Zoff, Gentile, Scirea, Cabrini, Bergomi, Conti, Collovati, Altobelli, Graziani, Causio. Questi furono i calciatori che nel 1982 vinsero per l’Italia la terza coppa Rimet. La differenza allora la fece Pablito con i suoi gol. Quella squadra veniva da lontano, dal mondiale in Argentina e prima ancora da quello fallimentare del 1974. Il grande merito di Enzo Bearzot fu quello di creare un gruppo coeso. Non era solo una squadra di calcio era soprattutto una ‘famiglia’.

Tutti ricordiamo dove eravamo l’11 luglio del 1982. Il rigore sbagliato da Cabrini, il gol di Rossi, l’urlo liberatorio di Tardelli, il gesto di vittoria di Sandro Pertini. Irripetibile.

Donnarumma, Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne, Florenzi, Spinazzola, Toloi, Cristante, Locatelli, Pessina, Belotti, Berardi, Bernardeschi. Le nuove regole consentono un numero maggiore di sostituzioni. Pertanto, il ruolo delle cosiddette riserve si è dimostrato decisivo. Il gruppo è stato importante anche in questo torneo, ma lo sono state anche le idee e le decisione prese dal tecnico. Roberto Mancini è stato un grande calciatore, ma sta confermando in Nazionale di essere anche un grande allenatore.

Quello del 1970, del 1978, del 1982, del 1994, del 2006 ed ora del 2021 è il calcio che vorresti sempre, è il gioco preferito dagli italiani e non solo, è quello che bastava un super Santos bucato, due pietre per delimitare le porte e tanta voglia di correre e sudare, nient’altro.

Il Paese in queste occasioni sembra compatto e coeso, ma è solo un momento, dopo i festeggiamenti torneremo alle nostre ‘abitudini’, sempre le stesse. Rimarranno i rimpianti per quello che poteva essere ed invece non è mai.

Momenti unici che diventano memoria collettiva, vuoto a perdere, come tutto, come niente.

Resteremo in attesa di un altro 11 luglio, nuovo per alcuni, diverso ed irripetibile per altri, 1982, 2021, …, chissà.

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