mercoledì 10 febbraio 2021

Quando il calcio è poesia

Il gesto di lealtà sportiva compiuto da Andrea Belotti durante la partita Atalanta -Torino è poesia

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Andrea Belotti - (foto dal profilo facebook)

E' il 33° minuto del primo tempo della partita Atalanta -Torino. I bergamaschi sono avanti di tre gol. L’arbitro Fourneau fischia un fallo a Cristiano Romero e lo sanziona con il cartellino giallo. Andrea Belotti, incurante dell’opportunità di calciare una punizione dal limite dell’aria, fa segno all’arbitro che il fallo non c’era e che avrebbe dovuto togliere l’ammonizione al difensore neroazzurro.

Il giudice di gara inizialmente resta fermo nella sua decisione. Poi, di fronte alle insistenze del giocatore del Torino, concorda una punizione con la restituzione della palla agli avversari. Belotti non ci pensa due volte e riconsegna il pallone agli atalantini.

Sarà stato un caso, ma da quel momento l’inerzia della partita è cambiata. Il Torino ‘perdente’ torna ad essere il ‘Toro’. Nella ripresa segna tre gol e conquista un punto prezioso per la salvezza. Non possiamo affermare che il comportamento tenuto da Belotti sia stato dirimente, ma di certo fa onore al centravanti della nazionale.

Una condotta che dovrebbe essere la normalità, ma così non è. Spesso i giocatori di calcio, ma in genere gli sportivi, mettono il risultato prima di tutto. Per la maggior parte degli atleti ‘il fine giustifica i mezzi’. È la logica del successo a tutti i costi. Pur di  vincere molti sono disposti a compiere atti di slealtà e scorrettezza. Quante volte abbiamo assistito a scene di simulazione tese a confondere l’operato del giudice di gara ed a contestarlo anche quando aveva ragione.

Comportamenti che si dovrebbero rifiutare, ma purtroppo non è così. Nello sport come nella vita dobbiamo decidere ogni giorno da che parte stare, se agire, cioè, con serietà e nell’interesse comune oppure pensare solo a noi stessi ed essere disposti ad utilizzare qualunque mezzo pur di raggiungere i nostri obiettivi.

Siamo condizionati dal potere e/o dal profitto a tutti costi. Come se la nostra vita dovesse durare per sempre, ma così non è.

I comportamenti sono più importanti del fine, spesso effimero, che vogliamo raggiungere. Ed è per questo che il gesto di lealtà sportiva compiuto da Andrea Belotti è poesia, è il gol più bello che l’attaccante granata potrà mai realizzare ed è quello che resterà nella mente e nei cuori di chi ama il calcio e di chi vive nel rispetto di sé stesso e degli altri.

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