sabato 6 febbraio 2021

I vaccini? Prima ai paesi ricchi, poi agli altri

Nel 2021 i tre colossi farmaceutici, Pfizer/BioNTech, Moderna e AstraZeneca produrranno vaccini contro il Covid-19 solo per l’1,5% della popolazione mondiale. A sostenerlo sono Oxfam, Emergency, Frontline AIDS e Global Justice Now, membri della People’s Vaccine Alliance

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Foto oxfamitalia.org

‘Il sistema che garantisce i monopoli sta provocando una crisi globale di forniture con conseguenze drammatiche in termini di vite umane e impatto economico’, sostiene Oxfam Italia. I brevetti ‘esclusivi’ impediscono che ci siano dosi sufficienti per tutti. È necessario sospendere le ‘regole che tutelano la proprietà intellettuale e la condivisione della tecnologia’. Solo in questo modo sarà possibile un incremento della produzione ed un accesso rapido ai vaccini per tutti i popoli del mondo.

Pfizer/BioNTech, Moderna e AstraZeneca possono coprire ‘il fabbisogno di un terzo della popolazione mondiale’. Inoltre, la maggior parte dei vaccini sono stati acquistati dai paesi ricchi. Solo AstraZeneca ha destinato parte della sua produzione ai paesi in via di sviluppo.

Eppure, basterebbe poco.

In tutto il mondo stiamo assistendo ad una corsa contro il tempo per raggiungere l’immunità di gregge e tenere sotto controllo il Covid-19, salvare milioni di vite e far ripartire le nostre economie. È una gara contro il tempo che dobbiamo vincere prima che nuove mutazioni del virus rendano obsoleti i vaccini esistenti. – ha detto Sara Albiani, policy advisor per la salute globale di Oxfam ItaliaEppure la logica del profitto e i monopoli imposti dai colossi farmaceutici rallentano pericolosamente la corsa globale verso l’immunizzazione Se aziende come Moderna e Pfizer/BioNTech continueranno a non condividere brevetti e tecnologia, non saremo in grado di vincere questo terribile virus’.

Il diritto alla salute di tutta l’umanità deve venire prima dei profitti degli azionisti. Un’azienda privata non dovrebbe avere il potere di decidere chi ha accesso a cure o vaccini e a quale prezzo. Soprattutto, in questo caso, quando si stima che i contribuenti abbiano finanziato la ricerca e produzione dei vaccini con più di cento miliardi di dollari. Investimenti di questa portata li rendono dei veri e propri beni pubblici – aggiunge Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCYI governi hanno gli strumenti per indurre le aziende a condividere i brevetti, e li devono usare. Se vogliamo superare questa crisi senza precedenti, tutti devono fare la propria parte e agire per il bene comune: cittadini, istituzioni pubbliche e aziende’.

Nel mondo ideale, vaccini per tutti. Nel modo reale si salvi chi può. La pandemia è anche un conflitto tra nazioni, c’è chi ne uscirà più forte e chi invece resterà indietro. E di certo sta accentuando le disuguaglianze e le ingiustizie, ma anche questa non è una novità.

Fonte oxfamitalia.org

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