sabato 19 giugno 2021

La guerra tra poveri la vincono i ricchi

Immigrati e minori sono i poveri tra i poveri. A sostenerlo è il rapporto pubblicato dall’Istat

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Foto da identitainsorgenti.it

Secondo le stime dell’Istat nel 2020 un milione 337mila minori viveva in povertà assoluta. Dato che corrisponde al 13,5% del totale, mentre quello degli individui a livello nazionale è al 9,4%. La situazione è peggiorata rispetto al 2019 (11,4%). L’incremento maggiore è stato registrato al Nord (da 10,7% a 14,4%). Nel Centro la percentuale è aumentata da 7,2% a 9,5%. Ovviamente quella più alta è sempre nel Mezzogiorno con il 14,5%.

Molto elevata è la povertà assoluta tra gli stranieri. Secondo il rapporto dell’Istituto di statistica sarebbero oltre un milione e 500mila individui. L’incidenza è del 29,3%, mentre per gli italiani è del 7,5%.

Le famiglie con stranieri in condizioni di estrema indigenza sono il 28,3%, cioè oltre 568mila. Ed è del 26,7% per le famiglie composte esclusivamente da stranieri (nel 2019 era del 24,4%).

Il Reddito di cittadinanza e le misure economiche adottate dal Governo negli ultimi 15 mesi come il Reddito di emergenza non sono stati sufficienti a porre rimedio ad un dramma sociale vissuto da milioni di persone.

I sostegni ed i ristori hanno raggiunto, secondo l’osservatorio dell'Inps, circa quattro milioni di individui. A maggio 1,3 milioni di famiglie hanno beneficiato del Reddito o Pensione di Cittadinanza (+16% sul 2020). L’importo che hanno percepito è stato in media di 552 euro mensili. 433mila sono le famiglie che hanno ricevuto almeno un pagamento per il Reddito di Emergenza previsto nel Dl Sostegni. La Campania è la Regione con il numero più alto di nuclei che hanno riscosso il Rdc (255.245), quasi come l’intero Nord.

Non può esserci libertà senza giustizia sociale’, ripeteva sempre Sandro Pertini. Come dargli torto. Siamo nel 2021 ma le disuguaglianze anziché diminuire crescono. Cosa stiamo sbagliando? Dove abbiamo sbagliato? I lavoratori hanno bisogno di un’occupazione stabile e pagata adeguatamente, non di impieghi precari o di assistenza. 

La dignità umana, almeno per la maggioranza degli individui, non può prescindere dal lavoro. Ed è altrettanto certo che la guerra tra poveri la vincono i ricchi, sempre. 

Fonti istat.it e inps.it

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