Secondo
Mauro Centritto, ricercatore del Cnr, è a rischio desertificazione un quinto
del territorio nazionale, gran parte del quale si trova nel Sud
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

“Entro
la fine di questo secolo le previsioni parlano, per il bacino del Mediterraneo,
di aumenti delle temperature tra 4 e 6 gradi e di una significativa riduzione
delle precipitazioni, soprattutto estive, l’unione di questi due fattori
genererà forte aridità.” Inoltre, secondo il ricercatore del Cnr, per arrestare la desertificazione non è
sufficiente “cambiare in tempo la nostra politica energetica” perché “il
fenomeno è legato anche alla cattiva gestione del territorio”.
Una
delle conseguenze della desertificazione sarà quella di accrescere le ondate
migratorie, a
sottolinearlo è lo stesso Centritto: ”Ad essere colpiti dalla siccità sono infatti
i paesi del Mediterraneo, tra i più fragili dal punto di vista ambientale e
antropico. Molte persone che arrivano da
noi non fuggono dalla guerra, ma da aree rese invivibili dalla
desertificazione, sono rifugiati
ambientali. E il loro numero è destinato a crescere esponenzialmente nel
prossimo futuro. Occorre un approccio sistemico al problema, capace di
riportare in equilibrio ecologico i territori a rischio”.
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