giovedì 5 settembre 2024

Chitarre

Ora stanno lì, senza corde, ci sono, sono nuove, ma stanno senza corde ..

di Giovanni Pulvino

Piazzetta  ru tabbacchinu
Stava seduto sulla panchina a strimpellare due note ed a sussurrare un motivo ...

Stavamo seduti sul marciapiede o sulle panchine. Dopo una breve 'disputa' si sceglieva una canzone. Seguendo il ritmo della chitarra si iniziava con la prima strofa, a farlo di solito era il più intonato, poi si univano gli altri. Qualcuno andava fuori tempo o cantava senza conoscere le parole, ma che importava.

Non ricordo chi, quando e come comprammo la prima chitarra, c’era. Giorni interi a suonare il re o il sol, a tentare le prime melodie. I calli alle dita facevano male, ma, si sa, non si apprende nulla senza fare qualche sacrificio. Non so cosa ci spinse ad imparare, forse era la moda di quegli anni o semplicemente era un bisogno innato di conoscenza, di condivisione, di socializzazione. Oggi non è più così, chissà perché.

Chitarre
Si rifiutava sempre di accodarla, dovevo farlo sempre io ..

Un giorno la chitarra era poggiata sul tavolo d'ingresso, ma dava fastidio, fini per terra e la cassa si ruppe. Quel gesto di insofferenza mi sorprese, ma non reagì, era rispetto, oggi lo comprendo. Continuammo ad utilizzarla fino a quando non ne comprai una nuova. La portai in treno da Torino, sembrava uno strumento professionale, ma non lo era. Non mancava mai nelle feste, in spiaggia o in piazzetta. Nelle fresche serate di luglio cantavamo sottovoce per non disturbare il sonno di chi dall’altra parte della strada stava con le finestre aperte. 

Era il nostro Karaoke.

Ogni occasione era buona per comprare un nuovo spartito.

Alcuni accordi erano semplici altri più complicati. Chissà perché quelli delle canzoni più note erano ‘facili’ da eseguire. Intonare, si fa per dire, i motivi più conosciuti era alla portata di tutti o quasi.

Erano le nostre estati e non solo, erano occasioni per condividere momenti imperfetti, per dimenticarsi, quando si è giovani è facile, poi capisci che è solo tempo che trascorre, che è memoria a perdere, nient’altro.

Ora stanno lì, senza corde, ci sono, sono nuove, ma stanno senza corde ..

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