L’esercito israeliano spara sugli ospedali, sulle tende degli sfollati, sulla gente in fila per ricevere qualche aiuto, li attirano ai camion di beni alimentari e poi gli sparano, ma com’è possibile tutto questo?
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Gaza, 23 luglio 2025 - (foto da @spighissimo) |
I bambini muoiono di fame e di sete.
Eppure c’è ancora qualcuno che difende
l’operato di Benjamin Netanyahu. Ci sarebbe da rivoltarsi invece si fa finta di
nulla, com’è possibile?
Nei paesi cosiddetti democratici chi
protesta contro questo dramma viene spesso identificato e arrestato in malo
modo, oltreché essere additato di antisemitismo.
Qualche politico comincia a balbettare
qualche protesta, ma perché non intervengono, loro possono farlo. Limitarsi a
qualche rammarico verbale è indegno di un paese civile. È una presa in giro. Agite.
La strada indicata dal premier
spagnolo Pedro Sánchez è quella giusta. No al riarmo. No al genocidio in Palestina. No all’orrore. No alla povertà. No alle diseguaglianze.
Non è complicato. Nel nostro mondo ci sono
risorse e competenze per poterlo fare, ma perché non si agisce?
Ci sono persone che non sanno come spendere
le loro ricchezze e ci sono milioni di individui che vivono nella povertà
assoluta, ed anche chi lavora è povero. Come abbiamo fatto a creare un mondo così
ingiusto e diseguale?
Eppure c’è chi difende questi valori e
questi principi.
Ieri, alla Camera dei deputati, il
vicepremier Matteo Salvini ha ricevuto il premio ‘Italia-Israele’ per
sottolineare l’impegno e il sostegno del ministro nelle relazioni tra i due
paesi. Che vergogna.
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