lunedì 4 agosto 2025

‘E con l'aiuto di Dio, bruceremo tutti questi arabi’

C’è uno stretto legame tra religioni, sovranismi o fascismi e guerre. Un tragico connubio che riemerge con continuità nella storia dell’uomo. Un giorno riusciremo ad impedirlo?  

di Giovanni Pulvino

Foto da x.com
Una turista israeliana lancia una moneta nella fontana dei desideri di Roma e dice: ‘E con l'aiuto di Dio, bruceremo tutti questi arabi’.

Ed ancora: ‘Ogni bambino a Gaza dovrebbe morire di fame, lì non ci sono innocenti. La Torà ci dice che non dobbiamo lasciare alcuna traccia di loro, solo uno sciocco può avere pietà ed empatia per bambini che saranno futuri terroristi, spero che muoiano di fame’. Queste sono le parole pronunciate in un discorso pubblico da Ronen Shaulov, rabbino sionista molto popolare.

La destra religiosa radicale è alla guida di Israele ed una parte consistente di cittadini afferma senza esitazioni di voler sterminare gli arabi, tutto ovviamente nel nome di Dio. 

Donald Trump prega nello studio ovale in diretta televisiva e spesso sostiene di essere stato salvato da Dio. 

Putin e Orban si rifanno al ‘Divino’. 

Per non parlare dell’Iran e di Hamas, che dicono di agire in nome di Allah. 

Sono donna, madre, cristiana’ ha gridato spesso nei comizi Giorgia Meloni. Matteo Salvini gira baciando il crocifisso.

Quello che sta avvenendo in tanti paesi occidentali e non solo è un ritorno all’integralismo religioso o, quantomeno, al suo utilizzo politico.

Tutte le volte che i potenti fanno intendere di essere stati chiamati da ‘Dio’ iniziano i conflitti. 

Non è casuale.

Le ‘fedi’ e le ‘credenze’ dovrebbero propugnare la Pace, invece non è così, perché? La fratellanza è un principio che accomuna tutte le religioni, ma nessuna di esse ammette l’esistenza dell’altra, e se lo fa, lo fa con riluttanza. Non c’è possibilità di dialogo. Ci ha provato Papa Francesco, ma con scarsi risultati. 

Quando prevale il fondamentalismo i conflitti sono inevitabili.

Dicono di governare in nome di Dio e del popolo, ma lo fanno solo per giustificare le limitazioni delle libertà e per affermare una supremazia di razza e di valori che inevitabilmente porta ai conflitti che spesso sono armati.

E non importa se sono credenti oppure no. Chi ha il potere e vuole mantenerlo ne fa comunque un largo uso.

Radicalismo religioso e potere autoritario riemergono con continuità nella storia dell’uomo, perché? Entrambi ci liberano da un ‘fardello’ intellettuale: prendere le decisioni ed assumerci le nostre responsabilità.

È molto più semplice delegarle ad altri. È un fatto culturale e caratteriale. Il primo richiede impegno e sacrificio. Il secondo è una diretta conseguenza dello sviluppo sociale e civile di un popolo.

E per tanti ancora oggi è meno faticoso non impegnarsi per sé e per chi non c’è la fa da solo piuttosto che lottare per combattere le ingiustizie e le diseguaglianze.

Nessun commento:

Posta un commento