Secondo il Centro
studi della Cgia di Mestre la produzione di rifiuti è diminuita, ma nonostante
ciò il costo della raccolta e dello smaltimento sono notevolmente aumentati
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Gli
incrementi maggiori hanno riguardato le attività economiche nonostante il calo del giro di
affari che esse hanno dovuto sopportare a causa della crisi economica. Secondo
i dati dell’indagine svolta dal Centro studi della Cgia di Mestre a subire i
maggiori aumenti sono stati i ristoranti, le pizzerie
ed i pub con un incremento medio del 47,4%, i negozi di ortofrutta con un aumento
del 42% ed i bar con il 35,2%.

Il problema sta proprio
qui sottolinea Paolo Zabeo: “Queste
aziende, di fatto, operano in condizioni di monopolio, con dei costi spesso
fuori mercato che famiglie e imprese, nonostante la produzione dei rifiuti sia
diminuita e la qualità del servizio offerto non sia migliorata, sono chiamate a
coprire con importi che in molti casi sono del tutto ingiustificati. Proprio
per evitare che il costo delle inefficienze gestionali vengano scaricate sui
cittadini, la legge di Stabilità del 2014 ha ancorato, dal 2016, la
determinazione delle tariffe ai fabbisogni standard”.
Nessun commento:
Posta un commento