lunedì 21 aprile 2025

‘Però ha fatto anche cose buone’

Il 25 aprile 1945 è il giorno della Liberazione dall’occupazione nazifascista. Porre termine al Ventennio non è stato facile ed è costata centinaia di migliaia di morti e la distruzione del paese. Eppure ancora oggi ci sono nostalgici che affermano che 'Mussolini fece cose buone’. Eccone alcune

di Giovanni Pulvino

La copertina del libro dei MCR

L’assalto fascista a Palazzo d’Accursio (Bologna) avvenuto il 21 novembre 1920 che provocò undici morti e il ferimento di circa sessanta persone. La marcia su Roma e la presa del potere con l’intimidazione e la violenza. L’uso delle squadracce e della sopraffazione politica. Il confino per oppositori, intellettuali, slavi e omosessuali.

La soppressione della libertà di stampa, redazioni dei giornali date alle fiamme e certificato di ‘buona condotta politica’ per potersi iscrivere all'Ordine dei giornalisti.

Le spedizioni punitive contro le camere del lavoro, le case del popolo e le leghe agrarie.

L'assassinio di Giacomo Matteotti (Mussolini si assunse in Parlamento la responsabilità politica di quell’omicidio), l'uccisione dei fratelli Rosselli e la prigionia fino alla morte di Antonio Gramsci.

I pestaggi di Piero Gobetti e Giovanni Amendola e la persecuzione di militanti, parlamentari, dirigenti comunisti, socialisti, azionisti, popolari, repubblicani e liberali.

L'istituzione del Tribunale speciale per la difesa dello Stato e l'introduzione della pena di morte per gli oppositori politici.

La soppressione del Parlamento e l'eliminazione dei partiti (eccetto uno) con l’istituzione della Camera dei fasci e delle corporazioni e del Gran Consiglio del fascismo.

L'abolizione dei sindacati e del diritto di sciopero.

Il controllo dei testi scolastici e il giuramento di fedeltà al regime imposto agli insegnanti.

Le leggi razziali, i campi di concentramento e la deportazione degli ebrei.

L’entrata in guerra e la conseguente distruzione del Paese.

L'invasione della Grecia, dell'Albania e della ex Jugoslavia.

Ecco cosa disse a tale proposito Benito Mussolini in un discorso tenuto a Pola il 24 settembre 1920: ’Di fronte a una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il nevoso e le Dinariche: io credo che si possono sacrificare 500.000 slavi barbari e 50.000 italiani’.

Ed ancora.

L'uso delle armi chimiche in Etiopia, 12.000 cirenaici giustiziati e 30.000 civili bruciati vivi, impiccati, ammazzati di botte, fucilati nel massacro di Addis Abeba e la deportazione nei campi di concentramento di migliaia e migliaia di libici, eritrei, somali, etiopi, con l’assassinio di circa un milione di civili.

Le stragi nazifasciste a Castiglione di Sicilia, a Sant'Anna di Stazzema, alle Fosse ardeatine, a Marzabotto, l'eccidio dei fratelli Cervi. La lista è lunga, molto.

La fondazione della Repubblica di Salò che ha reso l’Italia complice del nazismo e dell’occupazione dell’esercito tedesco.

190.000 militari italiani mandati a morire in Russia, 8.500 ebrei italiani deportati ad Auschwitz.

Ect….

Però ha fatto anche cose buone.

Fonte it.wikipedia.org

Nessun commento:

Posta un commento