‘Panic selling’ su
tutte le Borse mondiali, il crollo delle contrattazioni di quella cinese ha gettato
nel panico gli investitori, non succedeva dal 2009
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

La
bufera ha avuto origine con il crollo della borsa cinese che ha chiuso le contrattazioni con
un calo dell'8,49%, il risultato peggiore dal 1996. L’indice CSI 300 di
Shanghai-Shenhen è tornato sui livelli di dicembre, cancellando così i guadagni
di oltre il +50% registrati da inizio anno. Ora la Banca centrale di Pechino è pronta ad intervenire aumentando la
liquidità delle banche di circa 100 miliardi di dollari.

Venerdì sera Wall
Street aveva chiuso la seduta con un calo del 3%, che ha portato la performance
negativa della settimana a -6%.
Con questi
presupposti l’inizio delle contrattazioni delle borse europee non poteva che
essere negativo, ma nel corso della
seduta la situazione è peggiorata e si è diffuso il ‘panic selling’. In
questi casi è difficilissimo capire quando le vendite si fermeranno e gli investitori
torneranno a comprare.
Nei
prossimi giorni capiremo
se lo strappo di oggi sarà ricucito rapidamente o se si è trattato dello
scoppio dell’ennesima bolla speculativa e se avremo un periodo di forti
turbolenze sui mercati e di conseguenza nell’economia reale così com’è avvenuto
nel 2008 con il fallimento di Lheman Brothers.
Nessun commento:
Posta un commento