lunedì 24 agosto 2015

Lunedì nero per tutte le Borse mondiali

‘Panic selling’ su tutte le Borse mondiali, il crollo delle contrattazioni di quella cinese ha gettato nel panico gli investitori, non succedeva dal 2009

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

E’ stato un lunedì nero per le Borse di tutto il mondo. Il Ftse Mib ha chiuso a -5,96%, ma nel corso delle contrattazioni ha toccato un -7%. A metà seduta il Dow Jones fa segnare un -2,95%, in apertura aveva fatto registrare un -6,3% e il Nasdaq -9,56%.
La bufera ha avuto origine con il crollo della borsa cinese che ha chiuso le contrattazioni con un calo dell'8,49%, il risultato peggiore dal 1996. L’indice CSI 300 di Shanghai-Shenhen è tornato sui livelli di dicembre, cancellando così i guadagni di oltre il +50% registrati da inizio anno. Ora la Banca centrale di Pechino è pronta ad intervenire aumentando la liquidità delle banche di circa 100 miliardi di dollari.
Nelle ultime sedute le altre Borse avevano reagito alle difficoltà di quella cinese senza particolari conseguenze. Stamane invece sono crollate a cominciare da quelle asiatiche. Hong Kong ha ceduto il 5,3%, Tokio il 4,6%, Seul il 3% e Mumbay il 4%.
Venerdì sera Wall Street aveva chiuso la seduta con un calo del 3%, che ha portato la performance negativa della settimana a -6%.
Con questi presupposti l’inizio delle contrattazioni delle borse europee non poteva che essere negativo, ma nel corso della seduta la situazione è peggiorata e si è diffuso il ‘panic selling’. In questi casi è difficilissimo capire quando le vendite si fermeranno e gli investitori torneranno a comprare.
Nei prossimi giorni capiremo se lo strappo di oggi sarà ricucito rapidamente o se si è trattato dello scoppio dell’ennesima bolla speculativa e se avremo un periodo di forti turbolenze sui mercati e di conseguenza nell’economia reale così com’è avvenuto nel 2008 con il fallimento di Lheman Brothers.


Nessun commento:

Posta un commento