Non chiamatela ‘Autonomia differenziata’, ma ‘Apartheid Sud’
| I leghisti festeggiano alla Camera dei deputati l'approvazione della Legge sull'Autonomia differenziata |
Poi
nel 1984 nasce la Lega Autonomista Lombarda. Cinque anni dopo questa si trasforma in Lega Nord
per l’Indipendenza della Padania. Primo obiettivo il federalismo fiscale. Nel
1994 Silvio Berlusconi per impedire alla Sinistra di andare al Governo mise
insieme i secessionisti della Lega e gli statalisti di Alleanza nazionale. Oggi
siamo arrivati al compimento di quel disegno politico. Dopo la scellerata riforma costituzionale del titolo quinto voluta dal Centrosinistra per limitare
l’avanzata leghista, siamo arrivati alla disgregazione del Paese. Premierato, Autonomia
differenziata e riforma della giustizia tengono insieme statalisti e
secessionisti, post-fascisti e antifascisti della Lega e di Forza Italia, garantisti e
giustizialisti, meridionalisti e indipendentisti padani.
Ancora una volta la Destra si compatta per mantenere e consolidare il suo potere. Giorgia Meloni ed i suoi alleati sono disposti a tutto, anche a sfasciare l'unità nazionale.
E cosa importa se aumenteranno le distanze e le diseguaglianze territoriali, se sarà l’apartheid del Sud.
Non
solo. È una legge che non solo spaccherà il paese, ma metterà a rischio la democrazia. Ma
forse è proprio questo quello che vuole la Destra.
Nessun commento:
Posta un commento