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chi non piacerebbe fare il deputato per quattro giorni al mese, guadagnare 15.000
euro e passare il resto del tempo in barca a vela?
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Andrea Mura - (foto dal profilo facebook) |
Il 4 marzo scorso molti italiani hanno dato il loro
consenso al M5S nella convinzione che i nuovi parlamentari avrebbero intrapreso
una strenua lotta alla povertà ed ai privilegi di deputati, senatori, portaborse
e boiardi di Stato. Ad oggi l’unico provvedimento
di rilievo è stato il taglio dei
vitalizi a 1.338 deputati, altri 67 non saranno ricalcolati (in tutto sono
1.445). E’ bene precisare che queste rendite erano state abolite dal precedente
governo e che l’atto approvato pochi giorni fa per volontà del presidente della
Camera dei deputati, Roberto Fico, ha solo ridotto l’indennità a chi già
percepisce questo assegno e la cui decurtazione è condizionata all’esito dei ricorsi.
Per il resto siamo ancora alle buone intenzioni. Anzi
in qualche caso stiamo assistendo alle stesse ‘malefatte’ dei governi
precedenti. Pochi
giorni fa Assia Montanino 26 anni,
grillina di lungo corso e corregionale del leader del Movimento è stata assunta
al ministero da Luigi Di Maio. Percepirà 70.000 euro l’anno. 'Illazioni
inaccettabili, ho diritto a due stipendi. Mi sono guadagnata stima lavorando
sodo', ha dichiarato la neoassunta. Alla faccia di chi perde tempo nello studio
e si prodiga a fare concorsi pubblici anziché iscriversi ad un partito o ad un
movimento politico come si chiamano ora.
‘Io assenteista? No deputato-testimonial. Non devo scaldare
i banchi, io do visibilità alle battaglie ecologiche, alla Camera quattro
giorni al mese e poi la vela’. Non è uno scherzo è quanto ha dichiarato a La
Nuova Sardegna il neo deputato del M5S, Andrea
Mura. Lo Stato italiano gli paga
15.000 euro al mese, ma invece di lavorare va in barca e lo rivendica senza
vergognarsi. In Parlamento ha il record di assenze, oltre il 96% dall’inizio
della legislatura. Il dato si riferisce alle votazioni elettroniche precisa
OpenParlamento, cioè 8 volte su 220 votazioni.
Il deputato grillino, velista
dal 2011, ha aggiunto: ‘Io l’ho detto fin
dall’inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo, più
che quello di parlamentare, sarebbe
stato quello di testimonial a difesa degli oceani. D’altronde ci sono un sacco di
parlamentari che vanno alla Camera e passano il loro tempo a farsi i selfie in
aula. Io no, ho altro da fare".
Non sorprende che ci siano parlamentari ‘particolarmente’
assenteisti. Niccolò Ghedini, senatore ed avvocato di Silvio Berlusconi, nella
passata legislatura praticamente non è mai andato in Parlamento (0,85% di
presenze a Palazzo Madama). Quello che meraviglia di questa notizia è che ad
essere dichiaratamente assenteista è un grillino e che il Movimento paladino
della lotta ai privilegi era a conoscenza di questa situazione, ma nonostante
ciò ha consentito la sua elezione. Insomma, siamo alle solite, altro che 'governo del cambiamento'.
Fonti: lanuovasardegna.it, OpenParlamento
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