lunedì 23 luglio 2018

Il deputato assenteista del M5S

A chi non piacerebbe fare il deputato per quattro giorni al mese, guadagnare 15.000 euro e passare il resto del tempo in barca a vela? 

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Andrea Mura - (foto dal profilo facebook)
Il 4 marzo scorso molti italiani hanno dato il loro consenso al M5S nella convinzione che i nuovi parlamentari avrebbero intrapreso una strenua lotta alla povertà ed ai privilegi di deputati, senatori, portaborse e boiardi di Stato. Ad oggi l’unico provvedimento di rilievo è stato il taglio dei vitalizi a 1.338 deputati, altri 67 non saranno ricalcolati (in tutto sono 1.445). E’ bene precisare che queste rendite erano state abolite dal precedente governo e che l’atto approvato pochi giorni fa per volontà del presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha solo ridotto l’indennità a chi già percepisce questo assegno e la cui decurtazione è condizionata all’esito dei ricorsi.
Per il resto siamo ancora alle buone intenzioni. Anzi in qualche caso stiamo assistendo alle stesse ‘malefatte’ dei governi precedenti. Pochi giorni fa Assia Montanino 26 anni, grillina di lungo corso e corregionale del leader del Movimento è stata assunta al ministero da Luigi Di Maio. Percepirà 70.000 euro l’anno. 'Illazioni inaccettabili, ho diritto a due stipendi. Mi sono guadagnata stima lavorando sodo', ha dichiarato la neoassunta. Alla faccia di chi perde tempo nello studio e si prodiga a fare concorsi pubblici anziché iscriversi ad un partito o ad un movimento politico come si chiamano ora.
‘Io assenteista? No deputato-testimonial. Non devo scaldare i banchi, io do visibilità alle battaglie ecologiche, alla Camera quattro giorni al mese e poi la vela’. Non è uno scherzo è quanto ha dichiarato a La Nuova Sardegna il neo deputato del M5S, Andrea Mura. Lo Stato italiano gli paga 15.000 euro al mese, ma invece di lavorare va in barca e lo rivendica senza vergognarsi. In Parlamento ha il record di assenze, oltre il 96% dall’inizio della legislatura. Il dato si riferisce alle votazioni elettroniche precisa OpenParlamento, cioè 8 volte su 220 votazioni.
Il deputato grillino, velista dal 2011, ha aggiunto: ‘Io l’ho detto fin dall’inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo, più che quello di parlamentare, sarebbe stato quello di testimonial a difesa degli oceani. D’altronde ci sono un sacco di parlamentari che vanno alla Camera e passano il loro tempo a farsi i selfie in aula. Io no, ho altro da fare".
Non sorprende che ci siano parlamentari ‘particolarmente’ assenteisti. Niccolò Ghedini, senatore ed avvocato di Silvio Berlusconi, nella passata legislatura praticamente non è mai andato in Parlamento (0,85% di presenze a Palazzo Madama). Quello che meraviglia di questa notizia è che ad essere dichiaratamente assenteista è un grillino e che il Movimento paladino della lotta ai privilegi era a conoscenza di questa situazione, ma nonostante ciò ha consentito la sua elezione. Insomma, siamo alle solite, altro che 'governo del cambiamento'. 

Fonti: lanuovasardegna.it, OpenParlamento

Nessun commento:

Posta un commento