‘La famiglia allargata è
un nucleo familiare costituito non solo da genitori e figli legittimi, ma
anche, per successiva aggregazione, da soggetti non legati da vincolo parentale
e di consanguineità con tutti gli altri componenti’, Treccani
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
 |
Matteo Salvini al Congresso sulle famiglie - (Foto da agi.it) | |
|
|
Nei giorni scorsi il leader della Lega, Matteo Salvini, ha partecipato al Congresso sulle famiglie.
Il tema dell’incontro era la difesa della famiglia tradizionale. Diversi
oratori hanno citato l’art. 29 della Costituzione italiana che stabilisce: ‘La
Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul
matrimonio’. L’allusione è evidente: ogni relazione non eterosessuale, non
orientata cioè alla procreazione, non può essere equiparata alla famiglia.
L’interpretazione del testo è di parte ed in ogni caso, non dovrebbe
essere utilizzata per proporre la riduzione di diritti acquisiti o per imporre
dogmi medievali.
Le libertà affermate negli anni Settanta con le lotte del movimento studentesco del 1968 e successivamente con quelle operaie dell’autunno caldo del 1969, vanno difese con forza. La legge sul diritto di
famiglia, sul divorzio, sull’aborto e di recente sulle unioni civili, sono
conquiste da cui non si deve tornare indietro. Eppure, Matteo Salvini che,
nella sua qualità di ministro dell’Interno dovrebbe agire nell’interesse collettivo,
ha deciso di presenziare e sostenere le tesi oscurantiste propugnate in quel
convegno.
Quei valori e quei principi
sono legittimi anche se non sono condivisibili, ma se a sostenerli è una persona che nel concreto agisce in
modo completamente diverso da quanto afferma essi diventano incomprensibili e, nello sesso tempo, strumentali ad un interesse individualistico. La coerenza non
può essere a giorni alterni o applicata a seconda della convenienza del
momento. Tanto più se quel soggetto ha responsabilità istituzionali.
Un uomo politico che ha un figlio
legittimo, un altro concepito con una relazione extraconiugale, che continua ad
avere 'storie' affettive al di fuori del matrimonio, non può o meglio non dovrebbe
partecipare ad un congresso sulla famiglia tradizionale. Quella di Matteo Salvini
è, come la definiscono i libri di scuola, una ‘famiglia allargata’ che non ha nulla a che
vedere con quella difesa e propugnata a Verona pochi giorni fa. Il Vicepremier
non doveva andare perché i valori affermati nel Convegno non sono la
sua pratica quotidiana.
Allora è lecito chiedersi:
perché il Leader leghista è andato a Verona? La risposta è ovvia: è
solo propaganda. Il suo scopo è raccogliere consensi e non importa se i
suoi atti sono in palese contraddizione con le sue proposte politiche ed il suo
operare istituzionale. Del resto ad una parte degli italiani non interessa. Nel
corso della storia il ‘popolo’ ha acclamato Mussolini, sostenuto Andreotti, Craxi
e Berlusconi, ed ora punta su Salvini, ed in fondo, tra questi, non è il peggiore, almeno
così sembra.
Nessun commento:
Posta un commento