sabato 6 aprile 2019

La famiglia 'allargata' di Matteo Salvini

‘La famiglia allargata è un nucleo familiare costituito non solo da genitori e figli legittimi, ma anche, per successiva aggregazione, da soggetti non legati da vincolo parentale e di consanguineità con tutti gli altri componenti’, Treccani

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Matteo Salvini al Congresso sulle famiglie - (Foto da agi.it) 

Nei giorni scorsi il leader della Lega, Matteo Salvini, ha partecipato al Congresso sulle famiglie. Il tema dell’incontro era la difesa della famiglia tradizionale. Diversi oratori hanno citato l’art. 29 della Costituzione italiana che stabilisce: ‘La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio’. L’allusione è evidente: ogni relazione non eterosessuale, non orientata cioè alla procreazione, non può essere equiparata alla famiglia. L’interpretazione del testo è di parte ed in ogni caso, non dovrebbe essere utilizzata per proporre la riduzione di diritti acquisiti o per imporre dogmi medievali. 
Le libertà affermate negli anni Settanta con le lotte del movimento studentesco del 1968 e successivamente con quelle operaie dell’autunno caldo del 1969, vanno difese con forza. La legge sul diritto di famiglia, sul divorzio, sull’aborto e di recente sulle unioni civili, sono conquiste da cui non si deve tornare indietro. Eppure, Matteo Salvini che, nella sua qualità di ministro dell’Interno dovrebbe agire nell’interesse collettivo, ha deciso di presenziare e sostenere le tesi oscurantiste propugnate in quel convegno.  
Quei valori e quei principi sono legittimi anche se non sono condivisibili, ma se a sostenerli è una persona che nel concreto agisce in modo completamente diverso da quanto afferma essi diventano incomprensibili e, nello sesso tempo, strumentali ad un interesse individualistico. La coerenza non può essere a giorni alterni o applicata a seconda della convenienza del momento. Tanto più se quel soggetto ha responsabilità istituzionali. 
Un uomo politico che ha un figlio legittimo, un altro concepito con una relazione extraconiugale, che continua ad avere 'storie' affettive al di fuori del matrimonio, non può o meglio non dovrebbe partecipare ad un congresso sulla famiglia tradizionale. Quella di Matteo Salvini è, come la definiscono i libri di scuola, una ‘famiglia allargata’ che non ha nulla a che vedere con quella difesa e propugnata a Verona pochi giorni fa. Il Vicepremier non doveva andare perché i valori affermati nel Convegno non sono la sua pratica quotidiana.  
Allora è lecito chiedersi: perché il Leader leghista è andato a Verona? La risposta è ovvia: è solo propaganda. Il suo scopo è raccogliere consensi e non importa se i suoi atti sono in palese contraddizione con le sue proposte politiche ed il suo operare istituzionale. Del resto ad una parte degli italiani non interessa. Nel corso della storia il ‘popolo’ ha acclamato Mussolini, sostenuto Andreotti, Craxi e Berlusconi, ed ora punta su Salvini, ed in fondo, tra questi, non è il peggiore, almeno così sembra.

Nessun commento:

Posta un commento