di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Giuseppe Conte e Matteo Salvini - (foto da repubblica.it) |
Dopo
nove mesi dalla formazione del governo ‘pentaleghista’ è possibile fare il
‘tagliando’ sull’operato dell’Esecutivo. A tale proposito analizziamo come si sono comportati i
due partiti di governo nell’elaborazione e nell’approvazione dei principali
provvedimenti legislativi e chi, tra il M5s e la Lega, abbia, in questi mesi,
caratterizzato ed egemonizzato la politica dell’Esecutivo.
Il tema principale su
cui si sono confrontati i due partiti è quello relativo al fenomeno migratorio. Ed è evidente che i
porti chiusi, l’ostracismo verso le Ong ed i continui attacchi all’Europa sono obiettivi
politici della Lega a cui i grillini si sono ‘adeguati’. Non solo, ma di fronte
alla richiesta di autorizzazione a procedere contro il ministro dell’Interno per
la vicenda della nave ‘Diciotti’, e dopo la giravolta del ministro Salvini, i
grillini, dapprima favorevoli, ora si accingono a fare un passo indietro,
l’ennesimo.
La
richiesta del ministro degli Interni di bloccare la Sea Watch dopo lo sbarco di poche decine di
migranti nel porto di Catania è stata ‘eseguita’ dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
che è competente in materia, Danilo Toninelli. Il fermo è stato giustificato con
motivi amministrativi, un cavillo in perfetto stile azzeccagarbugli. E’ bene
ricordare che la nave battente bandiera olandese è l’ultima rimasta a navigare
nel Mediterraneo con il solo scopo di soccorrere i migranti in difficoltà.
Altro esempio delle
giravolte grilline è l’approvazione del cosiddetto ‘decreto sicurezza’. Il provvedimento ha abolito i permessi
umanitari, ha dato avvio agli sgomberi dei centri di accoglienza ed ha ridotto i
finanziamenti degli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), strumenti questi ultimi che si sono dimostrati utilissimi
per l’integrazione dei richiedenti asilo. La vicenda Riace e l’ostracismo di Matteo Salvini verso il sindaco Domenico Lucano è, da questo punto di vista, emblematica.
Anche nel provvedimento
simbolo del M5s, il Reddito di cittadinanza, la Lega ha imposto dei paletti che ad una lettura attenta
sono funzionali allo sviluppo economico del Nord. Negli anni Sessanta e Settanta
milioni di contadini meridionali sono emigrati nel cosiddetto triangolo
industriale (Genova, Milano e Torino) per formare la manodopera indispensabile
alla produzione industriale di quell’area. Allo stesso modo, migliaia di 'poveri' del Sud potrebbero essere costretti ad emigrare per sostituire i lavoratori
delle fabbriche del Nord-Est che andranno in pensione con Quota 100.
I condoni, come si sa,
sono un ‘mantra’ della Destra, ma anche il ‘governo del cambiamento’ sta
procedendo, nonostante i proclami elettorali dei grillini, con lo stralcio di
milioni di cartelle esattoriali e con la sanatoria edilizia nell’isola di
Ischia.
Il provvedimento
sulle pensioni (Quota 100), voluto
soprattutto dalla Lega, riguarda chi è entrato nel mondo del lavoro da giovane
(non laureati) e chi ha svolto un lavoro a tempo indeterminato. Ed è
altrettanto evidente che ad usufruirne saranno soprattutto i lavoratori del
Nord Italia.
Sulle
grandi opere l’allineamento grillino è evidente. Ancora non sappiamo se anche la Tav
verrà realizzata, quello che è certo è che molte delle opere osteggiate durante
la campagna elettorale dal M5s, come Tap, Triv, Ilva, Terzo valico, ect., si
faranno.
Sull’ordine
pubblico il ministro degli Interni non ammette obiezioni. Il leader leghista si mostra ‘decisionista’
con quelli che ritiene siano i suoi avversari politici come i Centri sociali ed
è ‘buonista’ con gli ‘amici’ come Casa Pound. Inoltre, sui social si è vantato
di usare le ‘ruspe’ per lo sgombero dei campi rom o per lo smantellamento dei
centri per i migranti, ma nulla fa e nulla dice sull’occupazione abusiva di un
immobile del Comune di Roma da parte degli attivisti neofascisti, che come si
sa sono amici di Salvini e della Lega.
La Flat tax al 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività) per i titolari di partita Iva che nell'anno precedente hanno avuto ricavi o compensi fino a 65 mila euro è una misura voluta dalla Lega e favorisce i piccoli imprenditori ed i pensionati che continuano a svolgere un'attività professionale. E' evidente che si tratta, nella maggior parte dei casi, di imprese e di lavoratori autonomi che operano nelle regioni settentrionali.
La Flat tax al 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività) per i titolari di partita Iva che nell'anno precedente hanno avuto ricavi o compensi fino a 65 mila euro è una misura voluta dalla Lega e favorisce i piccoli imprenditori ed i pensionati che continuano a svolgere un'attività professionale. E' evidente che si tratta, nella maggior parte dei casi, di imprese e di lavoratori autonomi che operano nelle regioni settentrionali.
Significativo,
infine, è anche quello che il ‘contratto’ di governo non prevede. Tra tutti la mancanza di investimenti al Sud. Il governo del cambiamento non cambia rotta, prosegue, cioè,
con le politiche assistenzialiste dei precedenti Esecutivi, ma questa non è una novità soprattutto per gli esponenti della Lega.
Insomma, il vice premier Matteo Salvini si comporta come se fosse lui il Presidente del
Consiglio. Detta la linea di politica interna, quella estera, impone paletti
sui provvedimenti economici e su quelli sulla sicurezza. A Luigi Di Maio non resta che adeguarsi se vuole mantenere le poltrone su cui è seduto (Leader
M5s, vice premier e Ministro), mentre al ‘premier’ Giuseppe Conte non spetta
altro che un ruolo marginale e limitarsi a rappresentare e moderare la linea politica decisa
dalla Lega e dal suo leader.
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