‘Dio, patria e famiglia’ è uno slogan fascista che i leader del Centrodestra, in particolare Giorgia Meloni, ripetono spesso, ma nella loro vita privata essi agiscono in tutt’altro modo
Manifesto elettorale di FdI (foto di @NelloBattiloro - Twitter) |
Convivono,
hanno contratto più matrimoni, hanno avuto figli da più relazioni, non rispettano
i principi affermati dal diritto canonico, eppure continuano a propugnare i
valori della famiglia tradizionale.
Una
volta questa era composta da marito, moglie e figli. Fino all’introduzione del
divorzio, avvenuta nel 1970, si poteva contrarre un secondo matrimonio solo
dopo aver raggiunto lo status di vedovo/a.
Con
l’entrata in vigore di quella legge si sono create sempre più le cosiddette ‘famiglie
allargate’, quelle composte da nuovi partner e dai figli di quest’ultimi.
Secondo
un’indagine Istat oggi in Italia ci sono circa mezzo milione di famiglie ‘ricomposte’,
cioè con coppie in cui almeno uno dei due coniugi o compagni/e ha
avuto un matrimonio o una separazione.
Ognuno
di noi può gestire la sua vita come meglio crede. I rapporti iniziano, magari
finiscono, altri cominciano, non c’è nulla di straordinario o di illegittimo.
Quello che è incomprensibile e paradossale è dire una cosa e farne un’altra. Difendono la famiglia tradizionale declamandola continuamente come un valore
fondamentale del popolo italiano, ma poi i leader della Destra agiscono come un
‘comunista’ qualsiasi.
Le
regole ed i principi valgono solo per gli altri, soprattutto per gli avversari
politici. L’intento di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi è
ottenere consensi tra coloro che sono più sensibile a quei valori. E se
qualcuno fa notare la loro mancanza di coerenza, pazienza.
Fonti wikipedia.org e REDNEWS
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