Il rifacimento della carreggiata del viadotto Himera
dell’autostrada Palermo – Catania, ceduto nel 2015 a causa di una frana, sarà
completato nel 2020. La ricostruzione del ponte crollato a Genova avverrà con
gli stessi tempi ‘biblici’?
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Il viadotto Himera e la bretella costruita dall'Anas |
Insomma, altri due anni, in tutto quasi cinque salvo
complicazioni (ritardi nei lavori, risorse insufficienti e ricorsi
amministrativi) per ripristinare un’arteria vitale per l’isola. Senza considerare le
infiltrazioni mafiose e la scarsa serietà con cui spesso vengono eseguiti i
lavori. Del resto le inefficienze ed i ritardi nella realizzazione delle infrastrutture pubbliche al Sud sono la normalità. I lavori per l’autostrada
Palermo - Messina iniziati nel 1969 si sono conclusi nel 2005, ci sono
voluti, cioè, 36 anni. Paradossale poi il cedimento del viadotto ‘Scorciavacche2’ sulla Statale
121 della Palermo - Agrigento inaugurato nel 2015 alla vigilia di Natale è
crollato la notte di Capodanno.
Il ponte Morandi,
invece, si trova in una grande città del Nord, dove di solito le opere
pubbliche sono realizzate con maggiore celerità e con maggior
rispetto delle norme sulla sicurezza. Certo le incertezze e le contrapposizioni
evidenziate nella stesura del decreto per Genova e la frettolosa esclusione di
Autostrade per la ricostruzione non sono un buon segno. Ma siamo nel ricco e
laborioso settentrione ed è certo che il nuovo ponte verrà ricostruito prima
che a Scillato l'Anas completi i lavori del viadotto Himera dell'autostrada A19 Palermo - Catania.
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