mercoledì 30 settembre 2015

Ponte sullo Stretto: tanto rumore per nulla

La Camera dei deputati ha approvato una mozione presentata dal Ncd che impegna il Governo a valutare l’opportunità di riconsiderare la costruzione del Ponte sullo Stretto, ma è subito polemica tra le forze politiche 

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Cavallo di battaglia del secondo governo di Silvio Berlusconi, il Ponte sullo Stretto torna al centro delle polemiche tra chi è favorevole e chi invece ritiene che sia un'opera inutile e costosa.
‘Oggi alla Camera sì da maggioranza e Governo a nostra mozione sul Ponte sullo Stretto. Il #Mezzogiorno riparte #unaltrosuccesso #Sud’. Con questo tweet il Ministro dell'interno, Angelino Alfano, commenta la mozione votata ieri alla Camera con la quale s’ipotizza di riprendere in considerazione la costruzione del Ponte sullo Stretto. Ed ancora: “Si riparte con il progetto, è un grande successo per il Meridione”. Ma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, frena gli entusiasmi del leader politico siciliano: “Sì solo a una valutazione, il dossier non è sul tavolo”.
La mozione presentata dal Ncd contiene un impegno del governo a ‘valutare l’opportunità di una riconsiderazione del progetto del ponte sullo stretto come infrastruttura ferroviaria previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi – benefici’. In sostanza non si tratta di un impegno concreto, ma solo un’analisi sull’ipotesi di trasformare il progetto in un’infrastruttura ferroviaria. Tanto è bastato a far esultare il leader del Ncd.
Disappunto ha invece espresso il presidente Pd della Commissione Bilancio, Francesco Boccia, che definisce il progetto “un’opera inutile, non strategica” e che comporterebbe “un ulteriore spreco di soldi pubblici”.
Nichi Vendola, leader di Sel, ha accusato il governo di “continuare a gingillarsi con un’opera inutile, dannosa e delirante”. Mentre il Capogruppo in Commissione Trasporti della Camera, Andrea Cioffi, del M5s ha dichiarato che la maggioranza di governo è “in balia dei deliri al cemento del Ncd di Alfano”.
Insomma, torna la polemica politica sulla costruzione del Ponte sullo Stretto, ma anche questa volta sembra essere solo una foglia di fico per non affrontare i tanti, troppi, problemi economici e sociali che i siciliani ed i meridionali devono affrontare e sopportare giornalmente.

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