Secondo uno studio
condotto da Openpolis i lavoratori stranieri regolari in Italia sono il 10,8% della
forza lavoro e producono 123 miliardi di Pil
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Gli
stranieri residenti in Italia sono quasi cinque milioni e costituiscono l’8% della
popolazione. A scriverlo è Openpolis nel MiniDossier ‘Immigrazione il giorno
dopo’. Le nazionalità presenti sono 190, la più
numerosa è quella rumena con oltre un milione di persone. La loro presenza è quadruplicata
negli ultimi dieci anni e sono concentrati soprattutto nelle regioni del
Centro-Nord.
Il
71% degli stranieri residenti
che hanno un regolare permesso di soggiorno sono extracomunitari. I principali motivi
per il rilascio del documento sono il lavoro (33%), la famiglia (25%) o lo studio
(10%), mentre per asilo politico i permessi concessi sono ‘solo’ il 7,49%. La
percentuale di lavoratori regolari in Europa è del 7%, in Italia è del 10,82%.
Negli ultimi dieci anni l’aumento è stato del 146%. Si tratta di 2,7 milioni di lavoratori che producono il 9% della ricchezza nazionale, cioè 123 miliardi di
Pil. Nella maggior parte dei casi sono colf, badanti, operai, muratori ed
agricoltori. I
loro compensi in
media sono inferiori a quelli degli italiani. L’80% degli extracomunitari
guadagna al massimo 1200 euro al mese, la percentuale scende al 19,2% per i
guadagni oltre tale cifra. Inoltre, con la
crisi economica l’occupazione per i lavoratori stranieri è scesa dell’8,3%,
mentre il rischio povertà è aumentato al
43,6%.
Insomma, nonostante i
tanti problemi legati ai processi d’integrazione, l’immigrazione conviene. Perché
chi arriva produce e paga le tasse. Il migrante che fugge dalla guerra o dalla fame è disposto ad occupare mansioni lavorative che gli italiani spesso non sono disposti a ricoprire. E questo sia per il tipo di lavoro, sia per la retribuzione considerata insufficiente.
Secondo alcune stime per salvare le
pensioni degli europei occorrerebbero 250 milioni di rifugiati entro il 2060. Inoltre, le cronache
di queste ultime settimane dimostrano come
il fenomeno dell’emigrazione sia un fatto umano che non si può impedire, ma
solo gestire e regolare. Quindi, alzare muri o reticolati è inutile. E, del resto, l’unica
alternativa all’accoglienza è l’intolleranza e noi italiani che siamo un popolo
di migranti lo sappiamo bene.
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