venerdì 4 settembre 2015

Confindustria: mondo rischia stagnazione secolare

Il taglio delle stime sulla crescita da parte della Bce preoccupa gli industriali

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Secondo il Centro studi di Confindustria la crescita mondiale è inferiore al passato e alle attese. Le previsioni di un Pil globale al +3,2% nel 2015 e al +3,6% nel 2016 sono nettamente inferiore a quelle pre-crisi del +5,1%. Le cause sono: rallentamento demografico e minori investimenti. Questi ultimi sono passati dal 22,8% del Pil negli anni 2000-2007 al 20,6% dell’ultimo quinquennio. In Italia le cose sono andate peggio, infatti, essi sono scesi dal 21,6% al 19,9%. Sono evidenti gli effetti della crisi e dell’impatto limitato delle nuove tecnologie sulla produttività. Secondo alcuni economisti stiamo entrando in una fase di ‘stagnazione secolare’.
E’ quindi necessario sostenere la domanda soprattutto quella per investimenti, stimolare l’attività di ricerca e sviluppo, procedere con le riforme strutturali, adottare politiche industriali in particolare nel manifatturiero. 

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