Il taglio delle stime sulla crescita
da parte della Bce preoccupa gli industriali
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Secondo
il Centro studi di Confindustria
la crescita mondiale è inferiore al passato e alle attese. Le previsioni di un
Pil globale al +3,2% nel 2015 e al +3,6% nel 2016 sono nettamente inferiore a
quelle pre-crisi del +5,1%. Le
cause sono: rallentamento
demografico e minori investimenti. Questi ultimi sono passati dal 22,8% del Pil
negli anni 2000-2007 al 20,6% dell’ultimo quinquennio. In Italia le cose sono andate
peggio, infatti, essi sono scesi dal 21,6% al 19,9%. Sono evidenti gli effetti della
crisi e dell’impatto limitato delle nuove tecnologie sulla produttività. Secondo alcuni economisti stiamo entrando
in una fase di ‘stagnazione secolare’.
E’
quindi necessario sostenere
la domanda soprattutto quella per investimenti, stimolare l’attività di ricerca
e sviluppo, procedere con le riforme strutturali, adottare politiche industriali
in particolare nel manifatturiero.
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