I dati sull’andamento del mercato
del lavoro comunicati dall’Istat evidenziano una
diminuzione della disoccupazione, ma anche un aumento del divario tra il Nord ed il Sud
del Paese
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Nel
secondo trimestre del 2015 cresce il numero di occupati. L’aumento riguarda sia gli
stranieri con un +50mila unità sia gli italiani con un +130mila unità. Crescono
di 139mila unità gli occupati a tempo pieno, ma anche di quelli a tempo parziale
registrano una crescita dell’1%. Queste sono le stime provvisorie
sull’andamento del mercato del lavoro nel secondo trimestre 2015 comunicate
dall’Istat.
Dopo
tre anni e cinque mesi di crescita, il tasso di disoccupazione a luglio è sceso
al 12,1%, con una
diminuzione dello 0,9% su base annua e dello 0,5% su quella mensile. Valori che
non si vedevano da due anni. Più accentuato il calo della disoccupazione tra i
giovani compresi nella fascia di età tra i 15 e 24 anni. La diminuzione è stata
di 2,6 punti percentuali su base annua e di 2,5 punti su quella mensile. Si
riduce anche il numero degli inattivi dell’1,9%, soprattutto tra i 55-64enni.
Si
amplia il divario tra le diverse aree territoriali del Paese: al Sud il tasso di disoccupazione rimane
al 20,2%, al centro sale al 10,7%, con un incremento dello 0,1%, mentre al Nord
scende al 7,9%, con una diminuzione dello 0,3%.
L’Istat
vede al rialzo anche le stime sulla crescita del Pil con un +0,3% sul secondo trimestre
e +0,7 su base annua. E’ l’aumento più alto degli ultimi quattro anni.
Soddisfazione
ha espresso il presidente del Consiglio, Matteo Renzi: ”Segnali positivi vengono dal
turismo, dalla produzione industriale, dall’Expo, che è stato uno straordinario
successo e anche dai dati Istat, particolarmente significativi: più 44mila
occupati e meno 143mila disoccupati. E’ l’idea che il Paese si rimette in moto:
ognuno può avere le proprie idee politiche, ovviamente, ma oggi è fondamentale
che tutti insieme diano uno mano affinché l’Italia torni a crescere”.
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