di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
La copertina del libro 'Tangentopoli nera' |
‘Quando
c’era Lui… Già, quando c’era Lui, il Duce del fascismo Benito Mussolini, i
treni arrivavano in orario, l’ordine e la legalità regnavano sovrani, si poteva
dormire con la porta aperta e lasciare la bicicletta sotto casa. E soprattutto
non esistevano corruzione, mafie, tangenti, malaffare e arricchimenti illeciti.
Forse si esagerò con il pugno di ferro nei confronti degli oppositori, con le leggi razziali e la dichiarazione di guerra, ma almeno il potere politico era
lindo come acqua di sorgente. Si, quante volte lo abbiamo sentito ripetere?’
‘D’altra
parte, l’incorruttibilità del Duce e dei suoi gerarchi ha rappresentato per
tutto il secondo dopoguerra uno dei miti identitari dell’estrema destra … Era
idea condivisa … in vasti settori degli apparati dello Stato (esercito, carabinieri,
polizia, servizi segreti, alta burocrazia) e che ha contagiato gran parte della
pubblica opinione apartitica o qualunquistica o
… antisistema e populista’.
‘Ma
se appena si prova a sollevare il velo della retorica, si scopre il lato oscuro e forse sorprendente del fascismo’ … ‘Durante il Ventennio erano in molti ad
averlo compreso. Tra questi Benedetto Croce’. Ecco cosa confidò ad un suo
stretto collaboratore, poi rivelatosi un agente infiltrato che riferì tutto a
Mussolini. ‘Il fascismo è una grande organizzazione di affaristi. Tutti pensano
a rimpinguare le tasche e, quando si farà la storia di questi tempi, quello che
uscirà fuori farà rabbrividire’. I documenti custoditi negli archivi nazionali
britannici e riportati nel libro ci dicono che non solo ‘la percezione del
filosofo era esatta, ma ci danno soprattutto un quadro preciso dell’estensione
e della profondità del malaffare in cui lo stesso Duce ed i suoi gerarchi erano
immersi sino al collo’.
‘Tangentopoli
nera’ è una lettura illuminante, un resoconto sul Ventennio fascista che svela l’esistenza
di un retroterra melmoso, fatto di corruzione e intrallazzi e di uno stretto
legame tra gerarchi e malaffare. Una ulteriore e definitiva smentita sulla moralità del fascismo e del suo Duce, Benito Mussolini.
Fonte: ‘Tangentopoli nera’ di Mario Josè Cereghino e
Giovanni Fasanella, editore Sperling & Kupfer, 2016
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