domenica 17 novembre 2019

Tira una brutta aria e non solo in Italia

Gli ultimi sondaggi danno la Lega al 34% dei consensi ed il Centrodestra ad oltre il 50%, non c’è dubbio tira una brutta aria e non solo in Italia, ma da Bologna parte la resilienza, una città che 'non si Lega' e non 'abbocca' alla propaganda 'salviniana'

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

La manifestazione di Bologna
(foto da bologna.repubblica.it)
La profezia di una deriva di Destra fatta da Pier Luigi Bersani qualche anno fa si sta realizzando e l’aria sta diventando irrespirabile e non solo in Italia. Il consenso popolare al sovranismo cresce in tutto il mondo, l’ondata razzista e xenofoba sembra non fermarsi. In Polonia sfilano a decine di migliaia a sostegno delle politiche della Destra, in Germania la città di Dresda ‘ha proclamato lo stato di emergenza nazista’, in Spagna alle elezioni politiche si afferma il partito nazionalista Vox. Senza dimenticare i cosiddetti Gilet gialli in Francia e la quasi elezione alla presidenza della Repubblica di Marie Le Pen, nonchè le barriere erette nei paesi orientali dell’Ue per impedire l’ingresso ai migranti. La situazione non è diversa nel continente americano. Negli Stati Uniti d’America la presidenza sovranista di Donald Trump alza muri ai confini con il Messico, in Venezuela continuano i tentativi di deporre Maduro, in Brasile viene eletto Bolsonaro, un nostalgico della dittatura, in Bolivia Morales è stato allontanato con un colpo di Stato ed in Cile l'esercito reprime nel sangue le proteste pacifiche della popolazione. 
Foto da facebook.com
In Italia il nuovo Governo giallo-rosso non sembra in grado di fermare l’ondata populista e razzista. Le minacce giornaliere a Liliana Segre in quanto ebrea sono solo gli ultimi episodi di una lunga serie di atti compiuti con l’intento di riaffermare il fascismo ed il nazismo. No, non tira una buona aria in Italia e nel mondo. Sembra di essere tornati indietro di 100 anni. Si ha l’impressione che l’uomo non voglia imparare dai suoi errori. In troppi hanno dimenticato gli orrori del nazifascismo e tornano a sostenere le politiche nazionaliste considerandole ancora oggi come valide e che averle liquidate sia stato un errore. Sembra una deriva inarrestabile, ma dalla 'grassa' Bologna parte la resilienza. Migliaia di ‘sardine’ hanno sfilato per le strade della città contro il ‘salvinismo’. Sono uomini e donne che non si rassegnano all’odio e alla xenofobia. Quei ‘resistenti’ ci dicono che non bisogna cadere nel pessimismo e nella rassegnazione e che non tutto è perduto, anzi questo è il momento di reagire, di resistere, resistere, resistere.


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