‘Approvata la legge sulla #povertà. Un
passo avanti per venire incontro alle famiglie in difficoltà. Impegno sociale
priorità del Governo’ ha commentato su twitter il presidente del Consiglio,
Paolo Gentiloni, ma la povertà non dovrebbe esistere
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Foto da orizzonte48.blogspot.com |
L’unico
articolo del Ddl approvato
in via definitiva dal Senato
delega il Governo ad adottare entro sei mesi i relativi decreti legislativi per
introdurre il reddito di inclusione, per riordinare le prestazioni
assistenziali e per rafforzare gli interventi dei servizi sociali. I principi ed i criteri previsti dalla
delega stabiliscono che il REI oltre ad essere unico in tutto il territorio
nazionale è subordinato all’adesione ad un progetto personalizzato di
inclusione. Sarà necessario anche il requisito di durata minima di residenza
nel territorio nazionale. Inoltre, poiché le risorse finanziarie non saranno
sufficienti per tutti i poveri, i beneficiari del provvedimento (circa 400.000)
saranno individuati tenendo conto della composizione del nucleo familiare oppure
deve trattarsi di donne in stato di gravidanza o di disoccupati con età
superiore a 55 anni.
Foto da bin-italia.org |
Il
ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha definito il provvedimento ‘un passo
storico’ perché
introduce una misura ‘universale’ che tiene conto del bisogno economico e non
più soltanto l’appartenenza a singole categorie come disoccupati, anziani, ecc…
Il REI, prosegue il ministro ‘rappresenta il pilastro fondamentale del Piano
nazionale per la lotta alla povertà’. Esso si fonda ‘sul principio dell’inclusione
attiva, ovvero sul vincolo di affiancare al sussidio misure di accompagnamento
capaci di promuovere il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di
coloro che ne sono esclusi’.
Secondo gli ultimi
dati Istat in Italia vivono in uno stato di povertà assoluta 1
milione 582 mila famiglie, vale a dire 4,6 milioni di individui, il numero più
alto dal 2005 ad oggi. In una società evoluta e sviluppata dove ci sono individui miliardari
che posseggono gran parte del patrimonio (secondo il rapporto pubblicato da
Oxfam sarebbero appena l’1% della popolazione mondiale), la povertà non dovrebbe esistere. Invece, da sempre convivono due categorie
d’individui: una che vive in condizioni di miseria ed un’altra che ‘naviga’ nel
benessere e spesso nel superfluo.
Il
Ddl approvato dal Parlamento italiano è un ottimo provvedimento, ma di certo non è sufficiente ad
eliminare la povertà. In futuro saranno necessari interventi ben più incisivi.
L’obiettivo dovrà essere quello di garantire il diritto al lavoro ed un
reddito adeguato, tale, cioè, da consentire a tutti un’esistenza dignitosa
senza bisogno di ricevere assistenze o elemosine che di fatto mantengono lo status
quo.
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