Le
scritte apparse sul muro del vescovado della cittadina calabrese dimostrano che
il fenomeno mafioso è ancora fortemente radicato sul territorio e che la strada
da fare per estirparlo è ancora lunga e piena di ostacoli
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Il manifesto della Giornata in ricordo delle vittime della mafia (da libera.it) |
Dopo
la visita di ieri del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono apparse due scritte sul muro del vescovado di Locri, dove risiede il vescovo Francesco Oliva: ‘Più
lavoro meno sbirri’ e ‘Don Ciotti sbirro’. Entrambe le frasi sono state
cancellate stamani dagli operai del Comune.
Sergio Mattarella e Don Ciotti (foto da quotidiano.net) |
‘L’arroganza’
mafiosa ‘si coglie in ripetuti comportamenti di chi si pone al di sopra della
legge. Lo Stato si
faccia sentire e tuteli sempre di più chi ha il coraggio di denunciare’ ha
dichiarato al Corriere della Sera il vescovo Oliva. Ed ha aggiunto: ‘Da queste
parti il bisogno di lavoro è fondamentale, su questo problema vogliamo
richiamare l’attenzione per il bene di tutti, ma noi il lavoro non lo vogliamo dalla ‘ndrangheta’, vogliamo un lavoro degno
che rispetti i diritti degli operai non il lavoro per il qual si ricorre al
capo pastore, al capo cantiere o al boss di turno’.
Monsignor Francesco Oliva (foto da corrierelocride.it) |
Domani
nella città calabrese si svolgerà la 22ª Giornata in ricordo delle vittime
della mafia. ‘Non
poteva esserci luogo più indicato che la Locride per questa giornata. Questa - aveva
dichiarato monsignor Oliva alla conferenza stampa di presentazione della
manifestazione - è una terra che ha sofferto e soffre. Questa terra è ancora
bagnata di sangue e la Chiesa non può che stare vicino a chi soffre, ai
familiari delle vittime innocenti. La Locride piange ancora i suoi figli’.
‘La città di Locri –
ha detto Don Ennio Staminale, coordinatore regionale di Libera – è stata scelta
per ricordare le vittime innocenti delle mafie non solo perché c’è stata una
richiesta dai familiari, dal territorio e dal vescovo, ma anche perché ci è
sembrato giusto che in un territorio che soffre in maniera particolare per la
presenza della ndrangheta si dia un messaggio di speranza e si evidenzi che proprio
in questo territorio si sta lavorando per il cambiamento’.
Nessun commento:
Posta un commento