I
dati sui nuovi rapporti di lavoro nel settore privato pubblicati dall’osservatorio
sul precariato dell’Inps evidenziano una diminuzione del 9,1% dei nuovi contratti
a tempo indeterminato
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Foto da rainews.it |
Le
assunzioni nel periodo gennaio-luglio 2016 sono state 3.428.000, con una
riduzione rispetto allo stesso periodo del 2015 di 383.000 unità (-10%). La diminuzione più consistente riguarda
i contratti stabili (-9,1%), mentre quelli a tempo determinato si sono ridotti
del 6,9%. Il ricorso ai voucher (buoni per il lavoro accessorio dal valore
nominale di 10 euro) è aumentato del 36,2% rispetto al +73% di un anno prima.
La
differenza tra assunzioni e cessazioni
del periodo (+805.000) rimane positiva rispetto al 2014 (+703.000), ma è
inferiore rispetto al 2015 (+938.000). Su base annua il saldo complessivo a
luglio 2016 è positivo ed è pari a +488.000, per quelli a tempo indeterminato è
pari a +541.000.
Foto da economia.ilmessaggero.it |
Nei
primi sette mesi del 2016 sono stati stipulati 972.946 contratti a tempo
indeterminato (comprese
le trasformazioni di contratti a termine e di apprendistato) a fronte di 896.622 cessazioni di
contratti stabili, con un saldo positivo per 76.324 unità. Il dato è
peggiore dell'83,5% rispetto a quello dello stesso periodo del 2015,
ma anche del dato riferito al 2014 quando non c'erano sgravi ed il saldo
sui rapporti a tempo indeterminato era positivo per 129.163 unità.
Il
calo, secondo l’Istituto previdenziale, è dovuto ‘al forte incremento delle
assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui potevano
beneficiare dell'abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico
del datore di lavoro per un periodo di tre anni. Analoghe considerazioni
possono essere sviluppate per la contrazione del flusso di trasformazioni a
tempo indeterminato (-36,2%)'.
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