Accorato discorso di apertura della XIX legislatura fatto dalla senatrice a vita Liliana Segre, ecco i passaggi più significativi
Liliana Segre |
Le elezioni del 25 settembre hanno visto - come è giusto che
sia - una vivace competizione tra i diversi schieramenti che hanno presentato
al Paese programmi alternativi e visioni spesso contrapposte. Il popolo ha
deciso: è l'essenza della democrazia. La maggioranza uscita dalle urne ha il diritto-dovere di governare; le minoranze hanno il compito altrettanto
fondamentale di fare opposizione. Comune a tutti deve essere l'imperativo di
preservare le istituzioni della Repubblica, che sono di tutti, che non sono
proprietà di nessuno, che devono operare nell'interesse del Paese e devono
garantire tutte le parti....
In Italia il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l'unità del nostro popolo è la Costituzione repubblicana che - come dice Piero Calamandrei - è non un pezzo di carta, ma il testamento di 100.000 morti caduti nella lunga lotta per la libertà; una lotta che non inizia nel settembre del 1943, ma che vede idealmente come capofila Giacomo Matteotti ...
Il pensiero corre inevitabilmente all'articolo 3, nel quale
i Padri e le Madri costituenti non si accontentarono di bandire quelle
discriminazioni basate su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche,
condizioni personali e sociali, che erano state l'essenza dell'ancien regime.
Essi vollero anche lasciare un compito perpetuo alla Repubblica: «rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e
sociale del Paese». Non è poesia e non è utopia. È la stella polare
che dovrebbe guidarci tutti, anche se abbiamo programmi diversi per seguirla:
rimuovere gli ostacoli....
Il 25 aprile, Festa della liberazione, il 1°
maggio, Festa del lavoro, il 2 giugno, Festa della Repubblica .... date che scandiscono un patto tra le generazioni, tra memoria
e futuro, grande potrebbe essere il valore dell'esempio, di gesti nuovi e
magari inattesi.
Dalle istituzioni democratiche deve venire il segnale chiaro che nessuno verrà lasciato solo, prima che la paura e la rabbia possano raggiungere livelli di guardia e tracimare.
Senatrici e senatori, cari colleghi, buon lavoro'.
Fonte senato.it
Messaggio integro della storia e commovente,
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