Per il presidente del Parco dei Nebrodi gli incendi sviluppatisi ieri su gran parte del territorio dei Nebrodi sono dolosi
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
"All'autocombustione credono solo i bambini. E'
una favoletta. Soprattutto se si considera che ci sono state decine
di incendi contemporaneamente. Non è possibile che tutta l'Isola prenda fuoco
per caso nello stesso momento". Questo è quanto ha dichiarato all’Ansa il
Presidente del parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci.
Ed ha aggiunto: "Il territorio è stato
massacrato. Io sono certo che ci sia dolo e so anche che sarà difficilissimo provarlo, perché
usano mille tecniche diverse, alcune impossibili da smascherare come dare fuoco
agli animali che, scappando, poi diffondono le fiamme".
Giuseppe Antoci |
Ieri numerosi incendi hanno bruciato il territorio nei
comuni di Capo d'Orlando, S. Agata Militello, Naso, Torrenova, Militello Rosmarino, Tusa,
Mistretta, Motta d’Affermo, S. Stefano di Camastra. Per tutto il giorno, i
vigili del fuoco, i carabinieri ed il Corpo di vigilanza del Parco sono stati
impegnati nelle operazioni di spegnimento.
A causa dei roghi l’autostrada A20 è stata chiusa nel tratto tra
Rocca di Caprileone e S. Stefano di Camastra, la corrente elettrica e le linee
telefoniche hanno subito diverse interruzioni, per tutto il giorno l’aria è
stata irrespirabile sia per il forte vento di scirocco che per l’odore acre provocato
dagli incendi, numerose pietre ed i resti degli alberi bruciati sono caduti sulla
strada statale, l’unica via percorribile dagli automobilisti.
Per il presidente del
Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, vittima poche settimane fa di un attentato
mafioso, non ci sono dubbi gli incendi sono stati opera della agromafie che da
tempo operano nell’area: "Noi, qui
al parco faremo la guerra ai piromani. Metteremo telecamere, controlleremo ogni centimetro e
se se ne prenderà qualcuno, ci costituiremo parte civile. Non daremo tregua a
chi incendia le nostre terre, sarà guerra spietata fin quando non verranno
assicurati alla giustizia".
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