Il
Report pubblicato dalla Fondazione dei consulenti del lavoro conferma l’enorme
divario economico che c’è tra il Nord e il Sud Italia
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Foto da zoom24.it |
Bolzano
è la provincia italiana con il tasso di occupazione più alto (71,4%), mentre
Vibo Valentia è quella con la percentuale più bassa (35,8%). A sostenerlo è il Report pubblicato
dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro che ha elaborato i dati Istat
sul 2015. Crotone registra il più alto tasso di disoccupazione in generale
(32,2%), quasi il triplo della media nazionale, mentre è Cosenza la città con
il più alto tasso di disoccupazione giovanile femminile (84,4%). Nelle grandi città –
sottolineano i consulenti – il tasso
di occupazione degli stranieri (66,6%) è in media, nei 13 grandi comuni
considerati, superiore di 9 punti rispetto a quello degli italiani (57,4%). Il divario più alto è a Napoli, dove si
registra un tasso di occupazione degli stranieri del 58,3%, di ventiquattro
punti superiore a quello degli italiani nel comune (34,8%). I
dati sugli immigrati non devono meravigliare. Gli stranieri per rimanere legalmente in Italia
devono avere un lavoro formalmente regolare ed è per questo che sono disposti a
svolgere qualunque mansione pur di avere un contratto di lavoro. Inoltre, il Report è un’ulteriore conferma
dell’enorme distanza economica che c’è tra le diverse aree del Paese. Un
Sud sempre più in difficoltà, mentre al Settentrione si vive, nonostante la stagnazione,
nel benessere. Ma questo divario non è certo una novità.
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