Due milioni e mezzo di palestinesi sono confinati a Gaza, di questi il 60% hanno meno di 25 anni, i veri perseguitati sono loro e non da oggi
Foto da twitter.com |
Gesù era palestinese. I primi
cristiani erano palestinesi.
In questo lembo di terra si
concentrano i luoghi di culto di tre religioni. La loro storia inizia nella
stessa città, a Gerusalemme. Non solo, cristiani, mussulmani ed ebrei hanno lo
stesso Dio.
Israele come Stato è un’invenzione
dell’Onu per dare una patria a quanti furono respinti da tanti paesi europei mentre
fuggivano dagli orrori dell’Olocausto.
Il progetto era quello di costruire
due Stati: uno israeliano ed uno palestinese. Da allora sono trascorsi oltre settant’anni e siamo ancora al punto di partenza. Guerre, morti, un popolo
perseguitato che perseguita, che vuole sicurezza, ma lo fa con la
forza delle armi ed alzando muri, manca solo il genocidio.
La tragedia a cui stiamo assistendo
in queste ore è il risultato della mancata realizzazione di quel progetto. Gli israeliani vogliono il
riconoscimento del loro Stato, i palestinesi vogliono la
loro terra.
Entrambi i popoli intendono vivere negli stessi luoghi, ma non sanno farlo insieme e pacificamente. Paghiamo ancora una volta l’idea dello Stato/Nazione, della necessità dei muri, dei confini.
È una guerra stupida come lo sono
tutte le guerre. La vita è breve, con le bombe si muore e non conta di quale
religione sei, semplicemente e tragicamente si muore, allora perché tanto odio? A che serve? A chi serve?
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