Il ministro degli affari Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani poche settimane fa per giustificare la sua proposta di legge sullo Ius Scholae ha precisato: ‘Io non è che voglio aprire le frontiere a cani e porci’
L'arrivo dei sedici migranti in Albania |
Nella
frase del ministro degli Esteri c’è tutta l’inadeguatezza del governo di Giorgia Meloni.
Intanto,
il ministro della giustizia Carlo Nordio minaccia: ‘Sull’Albania sentenza
abnorme, se la magistratura esonda interverremo’. Che cosa intende
dire l’ex magistrato veneto? Chi sta avvertendo? Eppure, dovrebbe sapere che la
nostra democrazia si fonda sulla separazione dei poteri, allora perché?
La
magistratura sta applicando la legge. Glielo impone lo Stato di diritto e la
nostra Costituzione. Non può operare per fare gli interessi di una parte
politica. Rinchiudere dei naufraghi, due dei quali minorenni, in un centro di
detenzione straniero è vietato se il loro Paese di provenienza non è sicuro, lo
stabiliscono le norme nazionali ed europee.
Non
solo.
Trasferire
i 16 migranti da Lampedusa in Albania ci è costato circa 270 mila euro, cioè quasi
18 mila euro a testa. Per anni la Destra ha accusato la Sinistra di sprecare 35
euro per ogni migrante soccorso, ora ne spende quasi venti mila per sedici disperati
e con il risultato di doverli riportare in Italia. Un vero capolavoro giuridico,
economico e soprattutto morale.
La ‘deportazione’
dei migranti che intende fare il Governo ci costerà circa un miliardo di euro. Soldi
degli italiani che potevano essere impiegati per la sanità, per la scuola
o per ridurre il debito pubblico, invece no, devono contribuire al consolidamento
del potere. E nessuno deve opporsi alle decisioni del Capo, magistrati compresi.
Sembra di essere tornati indietro di cento anni.
Governare
in una democrazia non vuol dire comandare. Questo avviene nelle dittature e noi
ancora non lo siamo.
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