di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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Foto da twitter.com |
Con
questo messaggio postato su twitter da Medici senza frontiere termina l’odissea
dei migranti a bordo della Open Viking. Dopo quella vissuta dai naufraghi della
Open Arms si sta avviando a conclusione anche quella dell’imbarcazione norvegese.
Ancora una volta i porti aperti sono solo e sempre quelli italiani o maltesi, perché? La Francia nei giorni scorsi aveva dato la sua disponibilità ad accogliere una parte dei
migranti, ma aveva negato l’accesso della nave nei suoi porti. Essa, secondo le
autorità francesi, doveva attraccare nel ‘porto più vicino’, cioè in Italia o a Malta. Sono anni che i leader dei Paesi membri dell’Unione Europea fanno questo
tipo di affermazione. Si continua a scaricare il problema dell’emigrazione sul nostro Paese o su un’altro ancora più piccolo: Malta. Non
si capisce perché gli altri porti del Mediterraneo non debbano essere
disponibili. Queste imbarcazioni, pur non essendo di grandi dimensioni, possono
navigare fino alle coste della Spagna, della Francia o della Grecia.
La politica dell’accoglienza dei migranti seguita finora dai leader dei
principali Paesi dell’Ue è servita solo ad aumentare i consensi elettorali dei
sovranisti. La disponibilità alla redistribuzione, seppur positiva, non è più
sufficiente. I nostri confini sul Mediterraneo sono anche quelli dell’Europa,
il problema non può essere solo italiano o maltese, ma di tutta l’Unione Europea.
Continuare a ripetere che devono ‘sbarcare nel porto più vicino’ non solo è miope dal punto di
vista politico, ma è anche disumano. E non devono essere le Ong ad intervenire, ma
l’Unione Europea con le sue navi militari. Il soccorso,
l’accoglienza o il rimpatrio deve coinvolgere tutti gli Stati membri.
Soccorrere i migranti è urgente, perché nel Mediterraneo si continua a morire. Il monito lanciato su Twitter
dalle due Ong, Sos Mediterranèe e Medici senza frontiere, è senza se e senza ma:
‘Mentre noi stiamo fermi la metà delle barche che parte della Libia naufraga senza che nessuno intervenga e lo si sappia’.
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